La chiesa cinquecentesca è a tre navate, si innalza a
cupola e termina con un'abside goticheggiante.
Fu rimaneggiata nei secoli successivi anche per opera
di Fabrizio Giannulo (1630).
La chiesa annoverava, tra gli altri dipinti di grandi
pittori, quello di "San Pietro Martire" di Giovanni Bellini
(detto Giambellino), attualmente in prestito alla Pinacoteca
Provinciale di Bari.
Il Convento (oggi Caserma dei Carabinieri) conserva la
nobiltà antica: il chiostro luminoso, la classica cornice
d'ingresso, le logge rinascimentali sulla Piazza XX Settembre.
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