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ARTE
E CULTURA - La città ieri e oggi |
LA CITTA' IERI ...
Monopoli
dal greco Monos-polis, che significa città unica,
singolare, era un villaggio che, come tanti nella
Puglia Peucezia, doveva far da corona a Gnatia, emporium
dell'Adriatico. L'etimo di Monopoli, nella sua accezione
letterale di città unica, probabilmente fu coniato
dopo il confluire, verso nord, degli abitanti di Gnatia,
distrutta da Totila - Re dei Goti - nel 545 d.C..Nei
secoli successivi, come buona parte dell'Italia meridionale
fu governatada Normanni, Bizantini e Svevi.
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Nel
1484, con l'arrivo dei Veneziani, cominciò per essa
un periodo di notevole crescita economica, dovuta
in particolar modo allo sviluppo delle attività del
suo porto, situato in posizione strategica e considerato
unico rifugio sicuro ed attrezzato fra Bari e Brindisi,
nonchè sbocco di un vasto retroterra, ricco di prodotti
richiesti su mercati esteri (olio, mandorle, carrube,
vino) e centro importatore di numerose altre merci.
E' del 1530,
con il concludersi della dominazione veneziana, il
tentativo di trasformare Monopoli in Baronia o Marchesato;
tentativo frustrato dalla decisa opposizione del popolo
monopolitano che volle riscattarsi, pagando all'Imperatore
51.000 ducati d'oro.
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Ridiventata
città libera sotto il governo spagnolo, nel 1545,
sempre con pubblico denaro, Monopoli ampliò le sue
mura di cinta e nel 1552 fu ingrandito e restaurato
l'antico Castello di Enrico IV e Federico II, ad opera
del Marchese Don Ferrante LOFFREDO su ordine di Carlo
V. |
Alla
dominazione spagnola che si concluse nel 1713 subentrò
quella austriaca che terminò nel 1734, quando i Borboni
si insediarono a Napoli per cingere la corona meridionale. |
Successivamente
la città seguì tutte le vicissitudini che interessarono
il Regno di Napoli, fino a quando nel 1860 fu annessa
al regno d'Italia, seguendo le sorti di tutta la nazione. |
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