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PIANO STRATEGICO VALLE D'ITRIA
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LA MURGIA DEI TRULLI: dal mare alla valle d’Itria

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B. CARATTERIZZAZIONE DELL’AREA INTERESSATA DAL PUNTO DI VISTA DELLE COMPONENTI AMBIENTALI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA COMPONENTE “AMBIENTE URBANO” E DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI AMBIENTALI CHE SI INTENDONO PERSEGUIRE.

Descrizione ambientale di contesto        

Nell’Area in esame  sono riconoscibili quattro grandi ambiti:

Þ  La Murgia dei Trulli, comprendente i Comuni di Alberobello, Castellana, Noci, Putignano e caratterizzata da un paesaggio di rilevante valore ambientale-paesaggistico che, oltre alle abituali colture di uliveti, mandorleti e vigneti, presenta una fitta vegetazione boschiva; in questo ambito si riscontra la presenza di grossi attrattori turistici quali Alberobello e Castellana Grotte.

Þ  La Valle d’Itria, che comprende tra gli altri i Comuni di Cisternino, Locorotondo e Martina Franca e che si caratterizza per la presenza di aggregazioni di trulli con tipologia differente rispetto all’ambito precedente e dei muretti a secco;

Þ Il Sitema costiero, che comprende i Comuni di Polignano a Mare e Monopoli, è caratterizzato da una pianura delimitata all’interno dal fronte della scarpata murgiana. 

Primo presupposto per l’associazione dei suddetti comuni ai fini della proposta del Piano Strategico è rappresentato dalle numerose comunanze morfologiche del territorio considerato: la continuità territoriale delle superfici comunali, rivela le caratteristiche che hanno favorito lo sviluppo di zone agricole con colture simili, ma anche una conformazione architettonico-urbanistica dei sistemi urbani frutto del continuum storico e demo-antropologico.

Ed è, quello considerato, un territorio in cui i sistemi urbani sono perfettamente integrati in un articolato sistema di aree protette (Murgia dei Trulli pSIC, Murgia del sud-est pSIC) e riserve naturali (Oasi di Barsento, Lama Belvedere, Gravine dell’arco ionico, Murge Orientali) che, se pure rappresentano dei vincoli e delle limitazioni alla presenza antropica, hanno di fatto determinato nel tempo le politiche di sviluppo (dal punto di vista della localizzazione degli insediamenti produttivi, dell’integrazione funzionale tra zone costiere di pregio ed aree rurali, della valorizzazione turistica delle risorse naturali e dei sistemi urbani con il loro notevole patrimonio storico-artistico-culturale) sostenibile dell’intera Area.

Dotazione infrastrutturale        

L’Area di interesse si trova al centro della Regione Puglia ed è servita da tutte le principali vie di comunicazione e di trasporto regionali. Differente è però la dotazione infrastrutturale dei centri costieri adriatici rispetto a quelli dell’entroterra.
                           
La rete stradale si snoda a partire dall’autostrada A14 Bologna – Taranto, che poi si congiunge alle principali arterie stradali: la Super Strada Bari-Lecce (SS. 16); la Super Strada Brindisi-Taranto, che collega l’Adriatico allo Jonio dell’Area dell’alto Salento; la SS. 13 che attraversa la Valle dei Trulli, collegando Locorotondo e Martina Franca; la SS. 100 per raggiungere  i comuni più a settentrione quali Putignano e Noci.

La rete ferroviaria, invece, serve il territorio considerato in modo estremamente differenziato: se le Ferrovie dello Stato consentono di raggiungere tutte le località costiere adriatiche, il territorio dell’entroterra è interessato dal sistema ferroviario locale regionale gestito dalle “Ferrovie del Sud Est“. 

Per ciò che concerne i servizi riguardanti le linee di trasporto su gomma c’è una generale condivisione delle tratte, per una presenza totale di circa 43 autolinee che coprono circa 2455 km di percorso. Appare estremamente capillare l’offerta di trasporti pubblici su gomma, vista l’elasticità dei servizi e la facilità di adattamento alla situazione del territorio. Sono inoltre presenti, all’interno dei singoli comuni (Martina Franca, Locorotondo, Noci) autolinee private (Miccolis, Marozzi, Marino) che permettono di collegare direttamente i comuni, penalizzati dalla assenza delle ferrovie statali, con le città del centro nord (Roma, Siena, Perugia, Torino) ed anche con il resto d’Europa.

Anche il sistema portuale (Monopoli, Polignano a Mare) potrebbe rappresentare una delle direttrici per lo sviluppo dell’area, con particolare riferimento alle destinazioni turistiche, commerciali e pescherecce dei porti esistenti. Per ciò che concerne i trasporti aerei, infine, è possibile raggiungere l’Area attraverso gli aeroporti civili di Bari Palese e Brindisi.

Aria        
Dal punto di vista dello stato delle reti di monitoraggio della qualità dell’aria, negli ultimi anni è stato compiuto, da livelli locali e regionali, uno sforzo volto a recuperare una situazione decisamente lacunosa. Nei comuni proponenti il PS, oltre alla rete di titolarità della Regione Puglia (gestita dall’ARPA), è attiva una rete della Provincia di Taranto (stazione di monitoraggio collocata a Martina Franca), ed altre dovrebbero attivarsi nei prossimi anni per migliorare il quadro delle conoscenze della qualità  dell’aria e tendere ad assicurare la copertura delle aree escluse dai progetti in corso, insieme, altresì, ad una adeguata elaborazione statistica dei dati, che superi il limite del carattere puntuale delle misure e che preveda, anche alla luce della recente normativa di settore, l’applicazione integrata di strumenti diversi per la valutazione della qualità dell’aria, assegnando un ruolo fondamentale ai modelli matematici di dispersione degli inquinanti.

Suolo        
La destinazione del suolo nell’area considerata è prevalentemente agricola, caratterizzata dalla presenza di aree destinate a seminativi e a colture permanenti (sostanzialmente uliveti e vigneti), frequentemente interrotte da rilevanti aree boschive.

Le problematiche connesse alla protezione e difesa del suolo sono essenzialmente legate, oltre che alla presenza di cave e di siti inquinati, alla vulnerabilità del territorio connessa al rischio di desertificazione ed al rischio idrogeologico: la deforestazione, lo sfruttamento intensivo del terreno e delle risorse idriche, la maggiore frequenza e intensità di eventi siccitosi innescano, evidentemente processi di degradazione del suolo.

Lo stato di inquinamento e degrado riscontrato nelle aree destinate a cave è dovuto al frequente abbandono indiscriminato di rifiuti di vario genere, nonché alla presenza di discariche abusive e di sversamenti sul suolo di sostanze inquinanti.

Da questo punto di vista è ferma volontà delle amministrazioni proponenti che, in un’area caratterizzata dalla notevole presenza di edifici, monumenti e testimonianze storico-culturali, gli interventi di ripristino e restauro dei beni culturali esistenti siano accompagnati da interventi di recupero ambientale finalizzati a rimuovere lo stato di degrado di alcune aree e ad assicurare una valorizzazione integrata del territorio.

Ecosistemi naturali        
L’area interessata è estremamente interessante e diversificata dal punto di vista naturalistico: accanto ad habitat tipicamente costieri, infatti, rappresentati prevalentemente da zone umide paludose e dune sia sul versante ionico che adriatico, ve ne sono altri che caratterizzano il territorio murgiano e quindi le aree più interne con i boschi; se gli habitat costieri risentono della pressione turistica, le aree boschive sono minacciate dal disboscamento. Di grande rilievo, inoltre, appaiono i fenomeni carsici sia ipogei, come nel comune di Castellana Grotte, Putignano e Martina Franca, che epigei con le peculiari gravine lungo il versante ionico (Martina Franca) e le lame lungo quello Adriatico (Polignano e Monopoli).

Tale patrimonio in biodiversità viene attualmente tutelato grazie all’individuazione a livello regionale di Siti di Importanza Comunitaria (SIC) ai sensi della Direttiva 92/43/CEE di cui 19 sono compresi nell’area in esame.

Elenco delle aree protette nazionali coinvolte nel PIS con i relativi comuni interessati
(in grassetto)

  Codice AP
Tipo

Denominazione

Comuni ricadenti nelle aree protette

R.N.S. Murge Orientali Martina Franca, Massafra

EUAP0108

P.com Bosco delle Pianelle Martina Franca, Massafra

EUAP0459



Elenco dei pSIC coinvolti nel PS con i relativi comuni interessati
(in grassetto)

  Codice Sito Natura 2000
Denominazione

Comuni

Grotte di Castellana Castellana Grotte

IT9120001

Murgia dei Trulli Alberobello, Castellana Grotte, Monopoli, Fasano (BR)

IT9120002

Pozzo Cucù Castellana Grotte

IT9120010

Murgia di Sud – Est Gioia del Colle (BA), Noci (BA), Alberobello (BA), Martina Franca, Ceglie Messapica (BR), Ostuni (BR), Cisternino (BR), Massafra, Mottola, Castellaneta, Crispiano, Manduria

IT9130005



Aree protette ex legge regionale n. 19/97 e i comuni interessati dal PS
(in grassetto)

Barsento

Comuni di Noci, Putignano, Alberobello, Monopoli, Castellana Grotte

Preconferenza conclusa e sottoscritto il documento di indirizzo e la relativa perimetrazione provvisoria con Del. G.R. 14 maggio 2002, n. 593

Fascia costiera - Territorio di Polignano a valle della SS 16

Comune di Polignano a Mare

Preconferenza in corso

Lama Belvedere - Territorio di Monopoli

Comune di Monopoli

Preconferenza da convocare

Gravine dell’arco jonico

Comuni di Castellaneta, Crispiano, Laterza, Ginosa, Grottaglie, Martina Franca, Massafra, Montemesola, Mottola, Palagiano, Palagianello, Statte, S.Marzano, Villa Castelli

Preconferenza conclusa e sottoscritto il documento di indirizzo e la relativa perimetrazione provvisoria con Del. G.R. 14 maggio 2002, n. 593

Bosco delle Pianelle

Comune di  Martina Franca

Istituita con L.R. 23 dicembre 2002, n. 27 come Riserva naturale regionale orientata

 

Acqua e ambiente marino e costiero        

Acque interne e trattamento acque reflue

L’area di riferimento non è caratterizzata da acque superficiali e corsi d’acqua; le problematiche principali riguardano quindi la gestione e la tutela delle acque sotterranee, minacciate essenzialmente dal depauperamento della falda e dalla sua salinizzazione lungo la fascia costiera, entrambe causate dal sovrasfruttamento della risorsa.

 Ambiente marino costiero

I comuni costieri interessati dal PS, Polignano a Mare e Monopoli, sono parte della costa adriatica che presenta un sistema misto caratterizzato da zone rocciose tipicamente calcaree e calcarenitiche, e zone di tipo sabbioso-roccioso caratterizzate da cordoni dunali.

Rifiuti        
Le informazioni (fonte Autorità Ambientale regionale e Autorità di Bacino) relative alla produzione e al trattamento dei rifiuti nel territorio dei 9 comuni proponenti il PS consentono di descrivere, con sufficiente grado di approfondimento, una situazione in cui lo smaltimento dei rifiuti urbani è assicurato quasi esclusivamente attraverso il ricorso a discariche controllate, che hanno determinato, nel corso degli anni, situazioni di crisi sfociate in emergenze di carattere sanitario, oltreché ambientale.

Questa situazione impone pertanto di considerare la gestione dei rifiuti ancora come una emergenza che si traduce nell’esigenza di elaborare una strategia integrata di sviluppo sostenibile che abbia, tra le priorità, la riduzione dell’utilizzo delle risorse, il minor consumo di energia, il reimpiego dei materiali di scarto dei processi di produzione e di consumo, la minimizzazione delle emissioni alla fonte. E’ in questa logica che l’Ufficio di Piano, partendo da quanto disposto dal Piano regionale di gestione dei rifiuti e delle bonifiche dei siti inquinati (previsto dal D. Lgs. 22/97 e adottato nel 2001), e dal decreto n. 296 del 30.09.2002, che ha riorganizzato i bacini d’utenza (ATO) a livello provinciale e individuato le principali localizzazioni degli impianti a servizio del Ciclo Integrato dei Rifiuti, avrà, tra i principali soggetti coinvolti nell’attuazione, proprio i referenti delle Autorità d’Ambito interessate (ATO BA/5 per i comuni di Polignano a Mare, Monopoli, Castellana Grotte, Putignano, Noci, Alberobello e Locorotondo; ATO BR/1 per Cisternino; ATO TA/1 per Martina Franca).

Ambiente urbano        
Relativamente alle tematiche ambientali connesse all’ambiente urbano, i diversi Comuni coinvolti possiedono caratteri sostanzialmente differenti, e ciò trova un immediato riscontro nell’analisi delle loro classi dimensionali: dalle realtà urbane consolidate di comuni come Martina Franca, Putignano e Monopoli, si passa ai centri minori quali Cisternino, Alberobello e Locorotondo: per questo le politiche di sviluppo strategico dell’area dovranno tenere conto di esigenze territoriali profondamente diverse.

Nei comuni medio-grandi si può fare affidamento su una discreta dotazione di servizi e di infrastrutture, tale da garantire l’incremento di flussi turistici, oltre alla presenza di strumenti di gestione territoriale che permettono una migliore integrazione degli interventi previsti. Diversamente, nei comuni di dimensioni più limitate, si rileva spesso la presenza, anche nei centri storici, di aree degradate il cui sviluppo deve essere pianificato in modo equilibrato ed integrato, con prospettive più a medio-lungo termine.

In ogni caso, gli interventi puntuali di riqualificazione e di recupero del patrimonio artistico ed architettonico devono essere accompagnati dalla predisposizione di opportune opere di urbanizzazione, intese come incremento della dotazione di servizi, di infrastrutture e di aree verdi, finalizzate a garantire la corretta fruibilità turistica, sempre nel rispetto dell’esistente.

È necessario, inoltre, guardare con particolare attenzione alla ridistribuzione dei flussi di traffico che, inevitabilmente, a seguito della realizzazione degli interventi che saranno previsti, potrà subire variazioni e/o incrementi significativi.  Alla luce di tali considerazioni, assumeranno una particolare rilevanza gli interventi finalizzati al potenziamento della rete viaria, dei parcheggi, delle aree verdi e, più in generale, dell’arredo urbano. Altrettanto importanti sono da considerare gli interventi che promuoveranno la realizzazione di impianti di pubblica illuminazione a basso impatto ambientale.

Sono questi, infatti, gli interventi che potranno garantire, se opportunamente armonizzati sul territorio, insieme al rilancio turistico, il necessario miglioramento della qualità della vita e della fruibilità negli spazi urbani.

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