Sembrava sul punto di essere definitivamente aperto al pubblico e reso fruibile quando, se non ricordo male nel 2001, in occasione del progetto "Tra i muri della storia", il famoso palazzo nobiliare monopolitano era stato al centro di un interessante evento culturale patrocinato dal Comune di Monopoli in sinergia con il CRSEC Ba/16. Poi, come al solito, la chiusura (esempio simile Palazzo Rendella) e il dimenticatoio. Monopoli mi sembra volte il luogo del carpe diem, e non quello dei progetti a lunga durata, dell’illusione del recupero e poi della naturale e quasi spontanea chiusura. Dove sono tutte le associazioni cittadine, reclamiamo questi luoghi abbandonati come contenitori culturali e nostre sedi e assumiamocene la responsabilità dela tutela.