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PIANO URBANISTICO GENERALE

Percorso progettuale per la redazione del nuovo Piano Urbanistico Generale

PRESENTAZIONE

Nel vigente processo di formazione del Piano Urbanistico Generale (PUG) in Puglia due sono le tappe istituzionali di particolare rilevanza, riconducibili essenzialmente alla formazione e approvazione del Documento Programmatico Preliminare (DPP) in Consiglio Comunale e alla successiva formazione e approvazione del PUG (quest'ultima dapprima in Consiglio Comunale e poi a livello provinciale e/o regionale).
Il DPP dovrà contenere gli obiettivi generali e/o specifici che attraverso le scelte progettuali del redigendo PUG si intendono perseguire. Ciò deve scaturire da una approfondita analisi dello stato fisico, ambientale ed economico della realtà territoriale in esame, ma anche dalle istanze sociali della comunità residente. In altri termini si tratta di costruire un "sistema di conoscenze" in cui la dimensione tecnica delle problematiche in discussione si coniughi con la dimensione sociale dei bisogni, delle aspettative e dei desideri della popolazione residente, in cui, ancora, la "conoscenza tecnica" e la cosiddetta "conoscenza diffusa", quest'ultima intesa come patrimonio della gente dei luoghi e del vissuto quotidiano, interagiscano proficuamente per delineare quadri di "conoscenza integrata" rispetto ai quali verificare la compatibilità e la fattibilità delle scelte progettuali.
Per far ciò occorre allora discutere insieme alla gente del futuro della città e del suo territorio, con un approccio di tipo partecipativo che coinvolga almeno i segmenti rappresentativi dell'intera comunità residente, salvo l'invito a chiunque a fornire nelle forme che riterrà opportune contributi comunque utili alla redazione del DPP prima e del PUG dopo. Saranno perciò praticate modalità di coinvolgimento della popolazione residente attraverso incontri, riunioni, assemblee, dibattiti e sessioni di ascolto con la gente comune, le associazioni, le categorie professionali, gli operatori economici e il mondo della scuola.
Occorre dunque una grande mobilitazione di idee e di interesse della comunità. Un modello di organizzazione spaziale è giusto ed efficace solo se è il risultato di una mediazione fra una pluralità di istanze, finalizzata al perseguimento dell’interesse collettivo. Il progetto giusto è di tutti era il titolo di un articolo di Luigi Mazza, noto urbanista italiano, pubblicato su Il Sole 24 Ore qualche tempo fa e la nostra città ha già dimostrato in più occasioni, nel recente passato, di sapere dare forma e concretezza ad istanze sociali ed ambientali diffuse; è cresciuto il "senso di città"; occorre ora che questa partecipazione sia incanalata nel percorso istituzionale del nuovo progetto di città e del territorio intrapreso dall'amministrazione.
Con l'auspicio di un proficuo lavoro comune, rivolgo a tutti pertanto l'invito a collaborare per un progetto futuro "possibile e sostenibile" per il nostro territorio.

Francesco Selicato
Assessore all'Ambiente, Città e Territorio

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