La
raccolta e la determinazione tassonomica delle entità della
flora vascolare di Lama Belvedere, sono state svolte nel periodo
di tempo compreso tra Luglio 2004 e Giugno 2005.
Per la determinazione delle
specie sono state utilizzate Flora d’Italia di S. Pignatti
(op. cit.) e Flora Italica di P. Zangheri (1976).
Nell’elenco floristico
la nomenclatura, così come l’ordinamento delle famiglie,
segue Flora d’Italia di Pignatti (op. cit.) mentre l’ordinamento
delle specie all’interno delle famiglie è di tipo alfabetico.
Per ogni taxa è indicata la forma biologica e quella di crescita
secondo Raunkiaer (1934), il tipo corologico, l’habitat, la
data e la zona di raccolta.
Per comodità descrittiva
e per una più facile individuazione spaziale delle specie,
Lama Belvedere è stata empiricamente suddivisa in 3 zone
(figura 2.1):
Zona A) comprende l’area tra il Polivalente scolastico e via
Verdi;
Zona B) area inclusa tra Via Verdi e Viale Aldo Moro;
Zona C) area compresa tra viale Aldo Moro e l’Ospedale S.
Giacomo.
Per le specie rinvenute sono
stati prodotti campioni d’erbario depositati presso il Museo
Orto Botanico dell’Università di Bari.
Le indicazioni riportate
per ciascun taxon nell’elenco floristico sono state in seguito
utilizzate per l’elaborazione dello spettro biologico, delle
forme di crescita e per quello corologico.
La forma biologica esprime
l’adattamento di una specie alle condizioni ambientali o meglio,
la strategia adottata dalle diverse specie vegetali per superare
la stagione avversa. In questo modo Raunkiaer individuò sette
classi fondamentali di forme biologiche considerando la posizione
assunta dalle gemme, cioè gli organi destinati alla produzione
di nuovi tessuti, durante la stagione avversa.
Figura 2.1 Ripartizione “empirica” dell’area Lama
Belvedere:
zona A (evidenziata in verde); zona B (evidenziata in giallo); zona
C (evidenziata in rosso).
Le classi delle forme biologiche
secondo Raunkiaer sono le seguenti:
Terofite (T): |
piante
annuali che superano la stagione sfavorevole sotto forma di
seme, distinte secondo la forma di crescita in cespitose,
reptanti, scapose, rosulate e parassite. |
Elofite (He): |
piante perenni
erbacee con gemme protette nel fango. |
Geofite (G): |
piante perenni
che attraversano il periodo avverso mediante organi ipogei
(bulbi o rizomi) che custodiscono le gemme. Sono distinte
secondo la forma di crescita in: radicigemmate, bulbose, rizomatose
e parassite. |
Idrofite (I): |
piante perenni
acquatiche con gemme sommerse durante la stagione avversa
e distinte secondo la forma di crescita in radicanti e natanti. |
Emicriptofite (H): |
piante perenni
erbacee con gemme situate a livello del suolo e quindi protette
dagli apparati aerei morti o ancora assimilanti. Anch’esse
distinte secondo la forma di crescita in cespitose, reptanti,
scapose, rosulate, bienni e scandenti. |
Camefite (Ch): |
piante perenni
con gemme situate sul fusto, ad un’altezza non superiore
a 30 cm dal suolo e distinte secondo la forma di crescita
in suffruticose, scapose, succulente, reptanti, pulvinare,
tallofitiche, fruticose. |
Fanerofite (P): |
piante perenni
legnose con gemme situate sugli apparati aerei a più
di 30 cm dal suolo e distinte secondo la forma di crescita
in cespugliose, arboree, lianose, succulente, epifite e striscianti. |
Nanofanerofite (NP): |
cespugli bassi,
che rappresentano una forma di transizione tra le camefite
e le fanerofite (es. Capparis spinosa L. e Rosa sempervirens
L.). |
Le diverse specie vegetali
presentano una propria distribuzione geografica più o meno
estesa. Quando si considera l’area in cui una specie si sviluppa
e si riproduce spontaneamente, si parla di areale. Esso rappresenta
il risultato di fattori ecologici e di fattori storici come il luogo
di origine della specie, la possibilità di diffondersi e
l’esistenza di barriere ecologiche.
Se si confrontano areali
di specie diverse si nota come in molti casi questi si sovrappongono
andando a costituire tipi di areali detti corotipi o tipi corologici.
Le specie spontanee della
flora di Lama Belvedere, si distribuiscono in circa venti corotipi,
fra i più importanti sono da citare i seguenti:
- |
endemiche: specie
presenti solo nell’ambito di un territorio circoscritto; |
- |
mediterranee: specie con areale
concentrato nel Mediterraneo. Si distinguono all’interno
di questo corotipo le stenomediterranee, limitate alle zone
costiere e le eurimediterranee che invece penetrano fino all’Europa
centrale; |
- |
europee: specie con areale in
Europa; |
- |
paleotemperate: specie della
fascia tropicale dell’Africa e dell’Asia; |
- |
eurasiatiche: specie del continente
eurasiatico site entro le aree a clima temperato; |
- |
subcosmopolite e cosmopolite:
specie presenti in tutte le zone del mondo o almeno nella maggior
parte di esse. |
Per quanto riguarda il calcolo
del bilancio idrologico dell’area è stato utilizzato
il metodo Thorntwaite e Mather (1957). E’ stato inoltre possibile
calcolare l’indice di aridità di De Martonne, che consente
di delineare i limiti di separazione tra i diversi ambienti atti
ad ospitare formazioni vegetali differenti.
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