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inserito da: cts |
inserito il: 07/12/2006 |
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non ho alcun progetto, ma solo una speranza per lo sviluppo e la modifica dell assetto costiero cittadino: fare attenzione a non trasformare il Capitolo in un aera eccessivamente attrezzata, nel senso di non privatizzare tutte le spiagge ...Poi anche qualche info piu’ dettagliata sul progetto che si intende sviluppare non sarebbe male, sinceramnete non mi è molto chiaro da questa pagina..grazie |
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Commenti all'intervento: attenzione... |
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commento inserito
da: facilitatore_costa |
il: 15/01/2007 |
un progetto per Capitolo (risposta a cura dell'Ing. Francesco Rotondo) |
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L'obiettivo principale dell'Amministrazione comunale è conseguire una riqualificazione del Capitolo, migliorandone la viabilità, consentendo l'inserimento di nuovi servizi stagionali e non (compresi quelli commerciali oggi assenti), rispettando e tutelando gli elementi naturali di pregio in questa zona (dalle dune alle lame, al territorio agricolo). Il DPP dà indicazioni sulla modifica dell'uso della litoranea (che dovrà servire solo all'accesso a residenze e spiagge) e sulla complessiva risistemazione del sistema viario, seguendo lo schema pubblicato nella parte alta di questa pagina. Parcheggi e servizi di vario genere (centri di informazione ed esercizi commerciali, strutture legate alla ricettività) potranno essere realizzati solo dove non ci sono vincoli di carattere ambientale. Infine, nella fascia compresa fra la litoranea e la nuova strada, è prevista la trasformazione a scopi turistici con le modalità e nei limiti definiti in proposito dalla legge regionale 56/80. |
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commento inserito
da: facilitatore_costa |
il: 15/01/2007 |
privatizzazione delle spiagge |
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La sua preoccupazione è condivisa dal DPP, che si ripropone di "garantire una fruizione libera e naturalistica del mare e della costa...". Tuttavia, è compito del Piano Comunale della Costa definire l'uso pubblico o privato delle spiagge, con le modalità stabilite dalla recente Legge Regionale n. 17/2006. La legge destina una quota non inferiore al 60% del territorio demaniale marittimo di ogni Comune costiero “ad uso pubblico e alla libera balneazione”, comprendendo in questa categoria anche le "spiagge libere con servizi". Questo 60% da destinare ad uso pubblico va calcolato al netto della porzione di costa inutilizzabile ai fini della balneazione, di quella portuale, e di quella ricadente nelle seguenti aree e relative fasce di rispetto: lame, canali alluvionali, siti a rischio di erosione in prossimità di falesie, aree archeologiche e di pertinenza di beni storici e ambientali. Per un approfondimento, la rimando alla pagina http://www.wwf.it/Puglia/p_mari.asp, curata dal WWF Puglia |
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