Mostra d’arte contemporanea

promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Monopoli

a cura di WORLDART
 Milano - Parigi

Un pensiero controvento

dal 27 marzo al 27 aprile 2008

Castello di Carlo V / Monopoli (BA)

Inaugurazione
Giovedì 27 marzo / ore 19.30

Il castello Carlo V è come la polena di Monopoli, prua navigante in Un pensiero controvento. Nasce nel citato castello una rassegna curata da Worldart Milano-Parigi, con gli interventi dei poeti Lino Angiuli, Guido Oldani, che è anche membro della direzione del palazzo delle belle arti della Permanente di Milano e Sabrina Arosio, storica dell’arte.

L’operazione avviene in collaborazione con l’assessore alla cultura di Monopoli (città unica), Michele Suma.

Tredici artisti fanno colloquiare le loro opere per un mese, 27 marzo-27 aprile, con i visitatori in cerca di un’alternativa al supplizio quotidiano delle immagini massmediatiche. Con il capofila Lamberto Correggiari, autori come Ahmad Ala Eddin, Raffaele Falcone, Bruno Gambone, Pietro Lista, Stefano Pizzi e Felix Policastro.  Inoltre, Grazia GabbiniStefania Ranghieri, Mirella Saluzzo e Sergio Sanseverino; infine, Paolo Staccioli e Manuel Sten.

La mostra sarà disponibile ogni giorno dalle 10:00 alle 12:00, e poi dalle 18:00 alle 20:00, salvo il lunedì.

Inaugurazione fissata il 27 marzo alle 19:30 con, in aggiunta, alle ore 21:30, il buffet conviviale voluto da Luca Di Bello, che, con l’artista Lamberto Correggiari e i poeti Lino Angiuli e Guido Oldani, ha contribuito a immaginare “Un pensiero controvento”.

 

«In un’era dove ogni tendenza mira all’omologazione, il concetto di unicità è certamente una scelta controvento.

La programmazione culturale ospitata nel nostro Castello di Carlo V vuole viaggiare con il vento in poppa, speditamente, perché Monopoli crede nella costruzione di una forte identità culturale, che solo nell’arte riesce a far sentire le proprie ragioni. La mostra in corso è per noi un importante punto di partenza per intraprendere un viaggio intellettuale, a vele spiegate, verso la riappropriazione  di una identità culturale forte, come quella che nei secoli ha impresso vigore in tutto il bacino del Mediterraneo e che ha lasciato, fino ad oggi, valide testimonianze.

Le sale del castello si aprono, così, ad accogliere tredici artisti provenienti da tutta Italia, che dichiarano con le loro opere, dalla pittura alla scultura, alle installazioni, l’assoluta necessità di comunicare in modo libero e incondizionato.

L’incontro tra arte contemporanea e pubblico è spesso inficiato da logiche incongruenti. La Città di Monopoli, invece, vuole uscire dal coro e lasciare spazio a queste iniziative ad alta valenza sperimentale, che non si configurano più come comuni mostre, ma eventi di impatto sul territorio. Eventi che occupano una parte preponderante nella programmazione culturale dell’assessorato e che prevedono la realizzazione di veri e propri progetti integrati tra amministrazione e professionisti del mondo dell’arte contemporanea e del design, che si mettono a lavorare di concerto solo ed esclusivamente per il pubblico, per dare la possibilità di conoscere e comprendere in quale direzione sta volgendo l’arte contemporanea e, soprattutto, quali linguaggi essa oggi utilizza.

Monopoli, come in passato, torna a essere luogo di incontro e sviluppo per le nuove tendenze del pensiero.

Mi preme, pertanto, ringraziare le voci dell’arte che echeggeranno nelle sale del castello, i tredici autori che hanno scelto Monopoli e che faranno brillare di una luminosità nuova un monumento del passato, contenitore e riferimento del presente artistico contemporaneo.

Degno di menzione particolare resta Lamberto Correggiari, anima condottiera della mostra, che ha voluto affrontare alcune congiunture organizzative sfavorevoli e che ha creduto nell’operazione culturale fin dal primo folgorante incontro con il nostro Castello.

Un grazie, infine, a Luca Dibello, il cui contributo merita non formale riconoscenza, a Pietro Malerba, il cui infaticabile senso di responsabilità e di attaccamento al lavoro rappresenta una certezza, e Paolo Damore, sempre prezioso nelle situazioni di emergenza».

prof. Michele Suma, assessore alla cultura della Città di Monopoli