Persone disabili, tutela a 360 gradi

Piena attuazione del principio di parità di trattamento e delle pari opportunità nei confronti delle persone con disabilità di cui all’articolo 3 della legge 104/92 [formato pdf - 105kb]. L’obiettivo è quello di garantire alle persone vittime di discriminazioni il pieno godimento dei loro diritti civili, politici, economici e sociali.

Lo prevede la legge 1° marzo 2006 n. 67 [formato pdf - 16kb] pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 54 del 6 marzo 2006.

La legge sottolinea il significato di parità di trattamento che comporta, quindi, alcuna discriminazione in pregiudizio delle persone con disabilità.

Il ricorrente disabile, al fine di dimostrare la sussistenza di un comportamento discriminatorio a proprio danno,
può dedurre in giudizio elementi di fatto, precisi e concordanti.
Il giudice, oltre a provvedere, se richiesto, al risarcimento del danno, anche se non patrimoniale, ordina la cessazione del comportamento,
della condotta o dell’atto discriminatorio e adotta ogni altro provvedimento per rimuovere gli effetti della discriminazione.

Per quanto riguarda la legittimazione ad agire, essa spetta alle Associazioni e agli Enti individuati con decreto del Ministro per le Pari Opportunità,
di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Dette associazioni sono legittimate ad agire, in forza di delega rilasciata per atto pubblico o per scrittura privata,
in nome e per conto del soggetto passivo della discriminazione.