CITTA’ DI MONOPOLI
U.R.P. - INFORMAGIOVANI

 

Si riporta di seguito l’articolo apparso su Il Sole 24 Ore di lunedì 18 ottobre 2004, riguardante un’esperienza professionale svolta da una nostra concittadina:

Il Sole-24 Ore del lunedì
sezione: LAVORO & CARRIERE data: 2004-10-18 - pag: 39
autore: L.O.

Esperienze / Medici
In Egitto ma senza il camice 
 
Due anni con il ruolo di Junior professional officer nelle agenzie della famiglia delle Nazioni Unite, una possibilità che nell’anno passato è stata data a 50 giovani professionisti che hanno lavorato nelle sedi dei progetti per la cooperazione sul campo. In Cina per l’Oms, al Cairo per i programmi di water source dell’Unesco, all’Undp di Addis Abeba per iniziative legate allo sviluppo della finanza informale, nelle sedi Fao di Nairobi e Maputo (progetti sulle politiche rurali e di genere), all’Ufficio rifugiati a Teheran, nella Repubblica Dominicana per l’eliminazione del lavoro infantile, sotto l’egida dell’Ilo. Un’esperienza sul campo l’ha fatta e la sta ancora facendo Laura Gillini, classe 1972, medico infettivologo, che è rimasta due anni al Cairo, Associate professional officer presso l’ufficio regionale Eastern Mediterranean dell’Organizzazione mondiale della sanità, con la responsabilità di promuovere progetti di ricerca nei 23 Paesi della regione, per favorire approcci sanitari integrati su tubercolosi e Hiv. Oggi lavora a Islamabad alla sede dell’Oms del Pakistan, per l’estensione del contratto di Jpo, per offrire assistenza tecnica al Programma Nazionale Pakistano sulla tubercolosi. Laura è nata in Somalia, dove suo padre svolgeva servizio civile come obiettore di coscienza, insegnava italiano nelle scuole di Mogadiscio. Dopo un passaggio a Monopoli (Bari), per le scuole superiori, il suo percorso continua con l’Ospital Universitario di Salamanca per i programma Erasmus, il reparto di Medicina interna dell’Ospedale Aleksandrovska di Sofia in Bulgaria col ruolo di borsista, sino all’attività di research fellow presso la School of Public Health dell’Università Johns Hopkins, a Baltimora nel Maryland, dopo la specializzazione in malattie infettive all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. «È un’esperienza importante — spiega Laura — ma non ho rinunciato al mio ruolo clinico, credo che un giorno ritornerò fare il medico a contatto con i pazienti con un enorme arricchimento, sia a livello professionale che umane, che mi ha dato questo programma».