URP
Servizi di comunicazione ai cittadini

Sportello D Informadisabili
             Vico Acquaviva     

         (Palazzo San Giuseppe)sportelloD@comune.monopoli.bari.it

Così sarà l'assistenza per le persone non autosufficienti. E' pronto il disegno di legge

 

Il ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero ha dato notizia nei giorni scorsi dell'accordo con il ministro della Salute, Livia Turco a proposito della definizione di un disegno di legge sulla non autosufficienza e in particolare sui livelli essenziali delle prestazioni (Lep) che lo Stato deve assicurare su tutto il territorio nazionale. Lo stesso ministro stima in circa 2 miliardi il fabbisogno di risorse da destinare ogni anno alla non autosufficienza, anche se ci sono valutazioni e richieste da parte dei sindacati più alte. Abbiamo chiesto a Raffaele Tangorra, uno dei direttori generali del ministero della Solidarietà Sociale, a che punto siamo dal punto di vista tecnico e della definizione politica complessiva. Il governo Prodi, viste le risorse attualmente scarse per le politiche sociali e vista la necessità e lurgenza di arrivare alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni in tutti i settori, ha scelto in finanziaria di cominciare proprio dalla non autosufficienza, oltre dagli asili nido. Potrebbe essere questo dunque il battistrada anche per gli altri livelli essenziali.

Il testo sui lep, i livelli essenziali di prestazioni per la non autosufficienza, dovrebbero essere messo a punto prima delle vacanze estive. Esiste già una bozza di testo, che, finita la concertazione con tutte le parti e tutti i ministeri interessati, sarà tradotto in articolato sotto forma di disegno di legge delega. Punto di partenza dell'analisi è l'estrema integrazione sociosanitaria caratteristica di queste prestazioni. Si è convenuto quindi, ci spiega Tangorra, sulla necessità di definire insieme al ministero della Salute i livelli essenziali socio-sanitari. Si tratta anche di rendere omogenee le prestazioni che vengono offerte nelle varie regioni, dove gli interventi sociali e quelli sanitari per le persone non autosufficienti spesso si sovrappongono e rimangono estremamente differenziata. E' indispensabile dunque un coordinamento e una definizione comune delle prestazioni esigibili. Anche perché - spiega ancora Tangorra - è uno dei problemi storici del welfare italiano quello di concentrarsi quasi eslusivamente sui trasferimenti monetari e non sui servizi. In questo modo però - così come stanno le cose oggi - i servizi non sono esigibili. Per questo sono urgenti i livelli essenziali che renderebbero esigibili le prestazioni come diritti.

Naturalmente le risorse attuali sono scarse. Per il fondo della non autosufficienza sono stati destinati 100 milioni dalla finanziaria. Per il 2008 ci saranno 200 milioni e altri 200 sono previsti per il 2009. Sono come è evidente risorse ancora molto al di sotto delle necessità. Ci vorranno più soldi e questo è già il tema all'ordine del giorno dei tavoli di concertazione con le parti sociali. Ma vediamo intanto ora qualche anticipazione di quello che sarà il disegno di legge delega sui lep della non autosufficienza. Tra le novità: viene prevista l'istituzione di punto unico d'accesso alle prestazioni a cui rivolgersi (decideranno le Regioni quali), dove avere informazioni, presentare le domande per la non autosufficienza e rivecere la presa in carico. Presa in carico che deve essere effettuata sulla base di progetti personalizzati. L'altra novità riiguarda la creazione di un sistema di monitoriaggio. Si tratta di definire la verifica dei servizi offerti. Il monitoraggio - in tema di servizi e prestazioni per la non autosufficienza, come per altri servizi, è fondamentale per verificare l'applicazione sul territorio. In materia di politiche sociali le informazioni che arrivano al centro non sono sempre adeguate alla necessità. Sul testo del disegno di legge c'è già l'accordo tra il ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero e il ministro della Salute, Livia Turco. E' partito già anche il tavolo di confronto con i sindacati confederali e con quelli dei pensionati. Ed è già aperta la discussione con le amministrazioni centrali (ministero Economia e della Famiglia) e con le Regioni e gli enti locali. (Paolo Andruccioli)

 
 

Sportello D Informadisabili
c/o Ufficio Relazioni con il Pubblico
Vico Acquaviva (Palazzo San Giuseppe) - Tel. 080/4140361-362 - Fax 080/4140362
N. Verde 800253735
sportelloD@comune.monopoli.ba.it
MARTEDI - GIOVEDI e SABATO 09:00-12:00