Mercoledì 24 ottobre 2007

ore 19:00  /  Castello Carlo V

 

incontro con

Giovanni Impastato

fratello di Peppino Impastato

 

Video proiezione del documentario

“Con le idee e il coraggio di Peppino, noi continuamo a lottare”

 


Partito della Rifondazione comunista - Sinistra europea
Circolo territoriale di Monopoli (BA)
Via Affaitati, 28/a
rifondazionemonopoli@libero.it

Giovani comunisti
Monopoli (BA)
Via Affaitati, 28/a
http://gcmonopoli.megablog.it 

Comunicato

Peppino Impastato, la cui storia è raccontata nel film “I cento passi”, è stato barbaramente ucciso dalla cosca mafiosa dei Badalamenti il 9 maggio 1978, massacrato prima e poi fatto saltare in aria sulla linea ferroviaria Palermo-Trapani. Inizialmente i servizi corrotti dello stato hanno dichiarato il suicidio di Peppino, nel 2002 finalmente è emersa la verità cioè il coinvolgimento diretto nell’uccisione di cosa nostra.

Peppino impastato è simbolo di resistenza e dignità, è stato personaggio scomodo che non ha però indietreggiato di fronte alle intimidazioni provenienti dalla cultura mafiosa locale, dominante anche all’interno della sua stessa famiglia.

Peppino impastato ha lottato contro un sistema prevaricante. Si è indignato e si è ribellato. Con determinazione, con sarcasmo ed estro creativo ha deriso il potere mafioso. Si pensi all’invenzione di una delle prime radio libere, Radio AUT, che trasmetteva messaggi sbeffeggianti ai capi mafia di Cinisi.

Peppino impastato è un esempio da seguire, che richiama le generazioni di ogni tempo alla vigilanza verso la contaminazione criminosa del territorio e comportamenti illeciti a danno della collettività.

Giovanni e donna Felicetta (mamma di Peppino e Giovanni, deceduta nel dicembre del 2004) hanno ricevuto giustizia e sono testimoni privilegiati della memoria di Peppino. Giovanni in particolare ci aiuterà a conoscere meglio la storia di Peppino, dei ragazzi di Radio AUT, l’impegno che può essere profuso nel nostro meridione contro lo stato delle mafie.

Anche la nostra città ha tristemente conosciuto l’onta della mafiosità nel 1994, che la magistratura ha chiuso con un velo forse un po’ frettolosamente. Il riscatto della nostra città parte dalla sana ed efficace progettualità politica e culturale, dall’impegno civile dell’associazionismo di base, dalla schiettezza dei partiti, elementi che fungono da coagulanti contro la malavita e il mal costume.

Il PRC Monopoli ribadisce l’impegno contro la cultura mafiosa e si pone a favore di tutte le forze democratiche e sociali, decise a percorrere la strada della legalità e della giustizia sociale.