Santi, Cristi e crestjène
Cronache di religiosità popolare a Monopoli
Francesco Pepe
foto Giuseppe Di Palma
Zaccaria Editore
Il volume si ispira agli studi delle tradizioni popolari sviluppatisi in Italia soprattutto nel secondo dopoguerra ed è sostenuto da una robusta conoscenza della letteratura storica ed etnoantropoligica, a cui si aggiungono vivacità di narrazione e scioltezza nel racconto. La conoscenza minuta della locale storia religiosa denuncia, forse più di ogni altro aspetto di questo lavoro, la partecipazione appassionata alla ricostruzione delle radici della propria identità (della città di Monopoli e degli autori).
dalla prefazione di Giuseppe Vacca
Comunicato stampa
Freschi di stampa: un volume sulla tradizione popolare religiosa a Monopoli
Si intitola “Santi, Cristi e crestjène – Cronache di devozione popolare a Monopoli” l’ultimo libro scritto dal giornalista Francesco Pepe e curato fotograficamente dall’architetto Giuseppe Di Palma.
Il libro, introdotto dalla interessante prefazione del prof. Giuseppe Vacca e stampato dall’editore Zaccaria, è uscito in questi giorni. L’opera si presenta come una organica radiografia del vissuto religioso popolare monopolitano e punta a mettere in luce le “cronache” di un folclore che mostra una dimensione rituale, liturgica e festiva ancora pulsante.
Dalla festività di S. Giuseppe ai riti della Settimana Santa, passando per i “sette giovedì dello Spirito Santo; dalla festa dell’ex patrono principale S. Francesco da Paola all’autentica devozione per i Santi Medici; dai momenti topici in onore dell’attuale Madonna della Madre ai giorni di quasi Natale dedicati a S. Lucia e alla sua fiera. Insomma origini, storia e storie, leggende e miti legati alle ricorrenze del nostro calendario, così intriso di quel patrimonio sapienziale così caro ai nostri nonni.
“II volume – scrive Giuseppe Vacca nella prefazione - si ispira agli studi delle «tradizioni popolari» sviluppatisi in Italia soprattutto nel secondo dopoguerra ed è sostenuto da una robusta conoscenza della letteratura storica ed etnoantropologica, a cui si aggiungono vivacità di narrazione e scioltezza del racconto. La conoscenza minuta della locale storia religiosa denuncia, forse più di ogni altro aspetto del suo lavoro, la partecipazione appassionata alla ricostruzione delle radici della propria identità (della città di Monopoli e degli autori). Attraverso le 160 pagine dell’elegante volume, con le sue oltre 200 foto a colori, è possibile ripercorrere Monopoli in un ideale e interessante viaggio attraverso le feste, i riti e i miti ed altre manifestazioni religiose di carattere collettivo e popolare, molte delle quale trattate per la prima volta attraverso una ricerca inedita e originale, con occhio molto laico. Non mancano poi approfondite notizie storiche, detti popolari e curiosità sulla vita delle diverse congreghe cittadine, il tutto frutto di un lungo lavoro di ricerca anche presso Archivi storici.
Il libro è un invito a prendere coscienza di certi fenomeni religiosi che hanno una certa rilevanza da un punto di vista anche socio-antropologico. Inoltre, l’operazione documentaristica è volta in particolare ad innescare un “processo” di riconsiderazione di certi fenomeno popolari, di cui si parla tanto ma in modo piuttosto superficiale.
Il volume sarà presentato in settembre nell’ambito di una pubblica manifestazione patrocinata dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Bari e dal Comune di Monopoli.