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Venerdì, 29 giugno 2007

 

CIPE: Fissati i criteri e le modalità di funzionamento del Fondo per il finanziamento degli interventi consentiti dagli orientamenti U.E. sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà

 Con deliberazione n.22/07 del 24 aprile 2007-06-28, pubblicata sulla GU n. 145 del 25-6-2007, il CIPE ha fissato i criteri e le modalità di funzionamento del Fondo per il finanziamento degli interventi consentiti dagli orientamenti U.E. sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà - Decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35.
 
In base alla deliberazione, possono accedere agli interventi del Fondo le imprese di rilevanti dimensioni che si trovino in difficoltà, nel caso in cui non sia già aperta nei loro confronti la procedura concorsuale.
La dimensione minima delle imprese in difficoltà ammissibili alle agevolazioni è rappresentata da un numero di dipendenti, alla data di presentazione della domanda, non inferiore a 200.
Nel caso di imprese in difficoltà collocate all’interno di un distretto o di una filiera produttiva, l’accesso al Fondo potrà essere consentito anche a imprese di minore dimensione, che siano direttamente coinvolte nell’attività del distretto e/o della filiera produttiva e abbiano con non meno di 50 dipendenti alla data di presentazione della domanda.
Possono inoltre accedere al Fondo le imprese in difficoltà con non meno di 50 dipendenti, operanti all’interno delle aree tecnologiche.
 
In particolare, si considera in difficoltà una impresa che non sia in grado, con le proprie risorse e con le risorse che può ottenere dai proprietari/azionisti o dai creditori, di contenere perdite che, in assenza di un intervento esterno delle autorità pubbliche, la condurrebbero quasi certamente al collasso economico, nel breve o nel medio periodo.
 
Gli interventi del Fondo possono riguardare sia aiuti per il salvataggio che aiuti per la ristrutturazione.
Gli aiuti per il salvataggio consistono in un sostegno finanziario temporaneo e reversibile, della durata massima di sei mesi, finalizzato a mantenere in attività una impresa in difficoltà per il tempo necessario a elaborare un piano di ristrutturazione o di liquidazione.
Gli aiuti per la ristrutturazione sono basati su un piano industriale e finanziario finalizzato a ripristinare la redditività a lungo termine dell’impresa.

Sito di provenienza: www.cipe.it