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Il governo rilancia l'edilizia pubblica. Sgravi agli affitti, in calo l'Ici

Finanziaria 2008. Alcune delle misure previste dalla manovra: la spesa prevista è di 550 milioni di euro. Gli interventi saranno individuati con un decreto del ministero delle Infrastrutture di concerto con il ministero della Solidarietà Sociale

 Il governo rilancia l'edilizia pubblica. Lo fa utilizzando la manovra finanziaria per il 2008 e tenendo fede agli impegni assunti con il programma elettorale. La spesa prevista è di 550 milioni di euro. Era stato soprattutto il ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, a insistere sulla questione, anche alla luce dell'emergenza abitativa che si è determinata nell'ultimo periodo in alcune città italiane. Tre le misure previste per la finanziaria 2008 ci sarà dunque una parte dedicata all'edilizia pubblica Nei comuni di cui all'articolo 1, comma 1, della legge 8 febbraio 2007, n. 9 - si legge nel testo - al fine di garantire il passaggio da casa a casa delle categorie sociali ivi indicate ed ampliare l'offerta di alloggi in locazione a canone sociale per coloro che sono utilmente collocati nelle graduatorie approvate dai Comuni, è finanziato, nel limite di 550 milioni di euro, un programma straordinario di edilizia residenziale pubblica finalizzato prioritariamente al recupero e l'adattamento funzionale di alloggi di proprietà degli ex Iacp o dei Comuni, non occupati, all'acquisto o la locazione di alloggi, nonché per l'eventuale costruzione di alloggi, da destinare prioritariamente a soggetti sottoposti a procedure esecutive di rilascio in possesso dei requisiti di cui all'articolo 1 della citata legge n. 9 del 2007 e diretto a soddisfare il fabbisogno alloggiativi individuato dalle Regioni e province autonome sulla base si elenchi di interventi prioritari e immediatamente realizzabili, con particolare riferimento a quelli ricompresi nei piani straordinari di cui all'articolo 3 della stessa legge e in relazione alle priorità definite nel tavolo di concertazione generale sulle politiche abitative.

Gli interventi prioritari saranno individuati con un decreto del ministero delle Infrastrutture di concerto con il ministero della Solidarietà Sociale, che dovrà essere varato entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto-legge. La ripartizione dei finanziamenti dovrà assicurare una equa distribuzione territoriale, assicurando che in ciascuna Regione vengono localizzati finanziamenti per una quota percentuale delle risorse di cui al comma 2, pari a quella stabilita dal decreto del ministro delle infrastrutture del 17 marzo 2003. Oltre agli interventi urgenti, la finanziaria prevede che l'1% del finanziamento di cui al comma 1 è destinato alla costituzione ed al funzionamento dell'Osservatorio nazionale e degli Osservatori regionali sulle politiche abitative al fine di assicurare la formazione, l'implementazione e la condivisione delle banche dati necessarie per la programmazione degli interventi di edilizia residenziale con finalità sociali.

Sempre nell'ambito delle politiche abitative, oltre la riduzione dell'Ici di cui hanno parlato molto i quotidiani, la finanziaria prevede sgravi fiscali sugli affitti. In particolare si prevede uno sconto di 300 euro l'anno per gli affittuari (con contratto registrato) che dichiarano un reddito complessivo Irpef fino a 15.494 euro lordi. Per gli inquilini che guadagnano fino a 30.987 euro lordi lo sconto sarà dimezzato. Agli affittuari incapienti o a quanti non sono tenuti a pagare l'Irpef verranno corrisposte le stesse somme. Il viceministro dell'economia, Vincenzo Visco, ha anche fatto sapere che il governo sta studiando un provvedimento specifico per i giovanissimi che vogliono uscire di casa e non possono permetterselo nelle attuali condizioni degli affitti e delle compravendite di immobili. (pan)

 

 

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