Regione Puglia
Assessorato alla Cultura

In collaborazione con

 

Rassegna Etno-Folk
In-Contrada

 

Concerto de'


in


Il mondo alla rovescia
viaggio nelle parole e nei suoni della tradizione pugliese
da Matteo Salvatore a Enzo Delre
dai Cantori di Carpino alle ballate salentine

Contrada Zingarello
domenica 31 agosto 2008 / ore 21.00

Presso Associazione Culturale “IN-CONTRADA”
 Info.tel. 080 – 9303187  /  330.936957  /  338 4178466  /   e-mail     
assincontrada@libero.it

 

Fabrizio Piepoli
 canto, chitarre, percussioni a cornice 

Maria Giaquinto
canto, percussioni a cornice 

Giuseppe De Trizio
chitarre, mandolino

 

La musica dei Radicanto ha segnato la discografia ed il mondo dei concerti dal vivo nella musica popolare italiana di questo ultimo decennio. 
 
Radicanto ha prodotto cinque CD in collaborazione con l'etichetta romana C.N.I. (Compagnia Nuove Indye), frequentando anche la via del cinema (La casa delle donne, Il tramite) e del teatro.
Da qui il viaggio fascinoso negli anfratti melodici ed armonici del folk mediterraneo con le sue storie, le sue contraddizioni, i suoi respiri.

Così lo spettacolo Il mondo alla rovescia partendo dal repertorio degli autori pugliesi, in particolar modo garganico e salentino, dei canti d’amore, di lavoro, si snoda attraverso la musica antica, le cantigas sefardite, i sospiri dei balcani, la saudade portoghese, rileggendole con l'eleganza degli arrangiamenti e delle interpretazioni che hanno affascinato pubblico e critica.
 
Le musiche e i canti sono frutto di una ricerca attenta e di una sperimentazione che ha portato alla riscoperta della freschezza e del fascino musicale di questo repertorio tradizionale e  soprattutto alla scoperta delle sue possibilità moderne all’interno del mondo della musica mediterranea.  
 
Il  risultato è una performance musicale d'impatto, votata al ritmo, alla melodia e alla memoria di quella storia non ufficiale che non smetterà mai di   insegnarci il futuro, con i suoi momenti d'autore che riecheggiano fra le note e che prendono forma nella poetica ruvida dei suoi cantori.
E’ difficile non partecipare emotivamente a questa riappropriazione della nostra memoria, ricollocata nel contesto moderno e quindi, di ancora più immediata fruizione. 

I Radicanto, nel loro percorso artistico vantano collaborazioni con alcuni tra i massimi esponenti della musica di tradizione, di quella antica,  ma anche d'autore e jazz, sia in contesti cinematografici (Craj),  che in quelli live  e discografici (Teresa De Sio, Raiz, Giovanni Lindo Ferretti, Tabulè, Micrologus,  Michel Godard).

 

DALLA RASSEGNA STAMPA

“Bella e matura prova per i Radicanto, l'ensemble pugliese che già con Terra Arsa e Echi di Gente aveva fornito ulteriori energie alla nuova ondata di folk revival dal nostro Sud. Lettere Migranti è un atto d'omaggio alle generazioni intere che hanno preso la via delle Americhe, del Nord Europa, dell'Australia, e al contempo una riflessione sui nuovi migranti, quelli che spinti da miseria e disuguaglianza si affollano sulle nostre coste che qualcuno vorrebbe militarizzate. In musica, significa dar conto del meticcitato infinito che attraversa i pentagrammi contemporanei, lasciando assieme un'impronta forte delle proprie origini: come puntualmente avviene. Corde e percussioni per un repertorio che accorpa elementi di tradizione pugliese nei testi e nelle musiche, strumentali di composizione e, in chiusura, tre brani usati per la colonna sonora de La casa delle donne di Domenico Mongelli”
Guido Festinese - Alias  Il Manifesto
 
“Un gran bel disco  Lettere migranti, tre anni fa, era stato il classico album a sorpresa, che non ti aspetti e che ti coglie impreparato, di fronte a tanta dolcezza, a tanta classe, a tanto minuscolo splendore.
I Radicanto ricostruiscono questi viaggi, questi straniamenti, questi abbandoni, queste nostalgia con delicatezza e partecipazione. Gli interventi musicali sono mirati a costruire però un oggi, quell'oggi che rende chiaro il ponte tra i discorsi di un tempo e quelli di ora.”
Giorgio Maimone – Bielle

“Lascia vedere più lontano. E' il senso che i padri attribuivano allo studio del passato. Ed è il senso, probabilmente, del continuare a scavare negli anni sonori che hanno dato sapore alla terra che calpestiamo. I Radicanto tornano con il terzo cd e in quella tradizione che in tanti frequentano hanno trovato un alveo per riposare di notte ma allontanarsene di giorno.”
Antonella Gaeta - La Repubblica
 
“Come certosini artigiani, i Radicanto rimaneggiano, creano ed offrono una panoramica esaustiva segnando le linee di tendenza di molta world music in Italia.”
Federico Scoppio - Jam
 
“Radicanto con il suo primo cd Echi di gente sembra far riferimento a quel fronte musicale che taglia l'Italia meridionale lungo una linea che dalla Campania arriva fino in Puglia. Il gruppo abbraccia le diverse declinazioni regionali della grande famiglia della tarantella, dall'area campana a quella salentina, passando per quella garganica, in una sorta di sintesi meridionale di cui la Puglia appare il baricentro. I brani della tradizione orale sono rivisitati e il lavoro d'autore si integra con quello di rielaborazione della tradizione orale secondo una tendenza sempre più diffusa tra i protagonisti di questo incessante rimaneggiamento.” 
Paolo Scarnecchia - Rai tre  Mediterraneo