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 COMUNICATO STAMPA N.460
20 gennaio 2010

 Piani di zona, firmata la convenzione
7,8 milioni di euro in tre anni per i Comuni di Conversano, Monopoli e Polignano

 
Lunedì scorso presso la Pinacoteca del Castello di Conversano è stata firmata la convenzione tra i Comuni di Conversano Polignano a Mare e Monopoli. Erano presenti il Sindaco di Conversano Giuseppe Lovascio, il sindaco di Polignano a Mare Angelo Bovino e l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Monopoli Giuseppe Campanelli delegato dal Sindaco Emilio Romani.

Con la firma della convenzione si dà avvio al secondo Piano Sociale di Zona Triennalità 2010 – 2012. L’ambito territoriale dei tre Comuni è il primo della Provincia ad approvare il piano ed il terzo dell’intera Regione Puglia. Il piano è stato preceduto dai Tavoli di Concertazione per concordare con le parti sociali le linee e le scelte prioritarie. Il bilancio del 2° Piano di Zona prevede risorse per 7.800.000 circa distribuite ai 3 Comuni nel triennio. 

Saluto con orgoglio e soddisfazione l’avvio del 2° Piano di Zona, che considero un punto di partenza e non un punto di arrivo, per evitare l’errore fatto da chi ci ha preceduto con il 1° Piano di Zona del 2005, dove all’approvazione non è seguita alcuna efficacia attuativa, dato che tutti i servizi da esso previsti sono stati affidati ai soggetti attuatori solo da noi nel corso del 2009, grazie alla chiara volontà politica delle amministrazioni dei 3 Comuni ed alla professionalità dei rispettivi dirigenti“, dichiara l’Assessore ai Servizi Sociali Giuseppe Campanelli. Che prosegue: “Le priorità strategiche e gli obiettivi di intervento del 2° Piano di Zona rispondono a quello che è il momento storico in cui vive la nostra società, oppressa da tante difficoltà economiche e con le famiglie che si trovano anche ad affrontare problemi di solitudine e povertà relazionali. Si è quindi riconosciuta la famiglia come risorsa fondamentale, individuando nuove forme di sostegno soprattutto nell’aiuto alla genitorialità.  Le altre sono: le politiche integrate per anziani non autosufficienti con l’avvio dell’assistenza domiciliare; le politiche per i diritti dei disabili; il welfare d’accesso che garantisce condizione di uguaglianza tra i cittadini e l’inclusione sociale come contrasto alla povertà. A proposito dei progetti di inclusione al lavoro, sono soddisfatto poichè è stato inserito anche quello di inclusione al lavoro per i disabili psichici, a seguito di una specifica richiesta proveniente dal territorio attraverso un’associazione, l’AFAUP e attraverso il Responsabile del SIM Dott. Rotondo”.

“Infine”, conclude Campanelli, “poi ci sono anche servizi innovativi come la telefonia sociale, che non è un banale servizio di S.O.S. , ma prevede un sostegno telefonico alle persone che vivono in solitudine, soprattutto gli anziani, da parte di professionisti come psicologi ed assistenti sociali”.