Nel 1837, Francesco Paolo Martinelli fece
costruire un padiglione dove conservare la sua pregiatissima
collezione, anche se il nucleo originale risale alla
fondazione della villa del nobile salernitano Vito
Giuseppe Martinelli, trasferitosi a Monopoli
nel XVIII secolo.
Un nuovo nucleo ereditato da Giuseppe Meoevoli,
cognato di Francesco Paolo, dalla collezione Palmieri,
integrò quello precedente, accresciuto in seguito
dalle continue ricerche nella necropoli presso la
vicina città di Egnazia (oggi si contano oltre
700 pezzi). Le ceramiche sono custodite nella sala
centrale, in una vetrinetta continua, mentre le statue
vengono conservate nelle sale laterali.
Il materiale disposto in gran parte tipologicamente,
consta soprattutto di reperti apuli come ceramiche
a vernice nera, a decorazione geometrica lineare,
e vasi apuli a vernice rossa del IV secolo a.C.
Inoltre è possibile vedere statue di età
ellenistica e romana.
L’accesso viene solitamente accordato dai proprietari
previo avviso telefonico. |