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TURISMO - Itinerari


Escursioni per le Masserie Fortificate dell'Agro

Indicare un elenco completo delle masserie locali risulta un compito arduo. Proveremo così a consigliare tre itinerari possibili da seguire in base alle diverse esigenze temporali del visitatore.

Percorso Breve

Percorso Medio

Percorso Lungo



Un tuffo nella dolce marina, in Contrada Capitolo, per ammirare le bellezze della turriforme Masseria Garrappa, che ancora oggi conserva inalterata la sua fisionomia con caditoie, muro di cinta, ponte ed una graziosa chiesetta con un interessante portale cinquecentesco. Non molto distante da qui, nell'omonima contrada, si incontra la masseria Losciale, che pur avendo perso il suo originale aspetto offensivo, riserva il fascino di una pretenziosa villa borghese.
Di tutt'altre suggestioni, invece, la Masseria Lamalunga, un complesso rurale sorto su di una preesistente lama, che appartenne alle nobili famiglie dei Manfredi e dei Ghezzi, di cui porta scolpiti i relativi stemmi. Da osservare con attenzione le aggiunte settecentesche (per es. scalinata) ed anche la piccola cappella del 1677.
   

 

Percorso Medio
Lasciamo la fascia costiera per esplorare l'entroterra del nostro agro alla scoperta di altri accattivanti tipologie costruttive. In contrada Conchia, sorge l'omonima Masseria, costruita nel seicento dalla nobile famiglia Palmieri. Il complesso si presenta di grande compatezza e custodisce intatti diversi dispositivi di difesa che la caratterizzano. Da notare le garritte pensili, poste ai lati del terrazzo e necessarie per l'avvistamento. Ma prima di lasciare Conchia ci sembra doveroso riservare, in zona, (prima di uscire sulla SP per Alberobello) un fugace sguardo alla Chiesa di Cristo delle Zolle, che parzialmente si identifica con una masseria.
Per scoprire la Masseria Caramanna (1659), altro fiore all'occhiello della nostra Monopoli, dobbiamo immetterci sulla statale n.377 (Monopoli-Castellana).

Un cartello turistico ci introduce in questo "villaggio", che colpisce immediatamente per la singolarissima scala circolare con palma e per la monumentalità.

Ancora integro il nucleo antico, al quale si sono addossati ambienti per attività agricole.


Masseria Caramanna


 

Percorso Lungo

Ci spostiamo nel comprensorio dei "trulli e delle grotte" alla ricerca della masseria Cavallerizza, che dal 1495 al 1530 fu una importante stazione di allevamento equino, voluto dal Governo della Serenissima. Il sottostante "Canale di Pilo", con le sue apposite piste, servì a migliorare le prestazioni del "morello pugliese". A testimoniare questa forte presenza, sul prospetto della masseria, una solida struttura con tetto a falde, troviamo un bassorilievo con il "Leone di San Marco".
Lasciamo questa collinare zona, per trasferirci sulla provinciale "Monopoli - Conversano". Comprensorio salutare e notoriamente destinato alla villeggiatura. Non sono un caso le frequenti ville neoclassiche, appartenute alla nobiltà locale.
Sulla strada per Conversano è possibile, grazie ad una indicazione turistica, scorgere la masseria Due Torri, che esternamente ha conservato la sua originaria forma. Dobbiamo, invece, inoltrarci, di molto, per visitare nell'omonima contrada, la masseria Petrarolo. Qui il tempo sembra davvero essersi fermato. La struttura, della fine del '600, presenta caditoie, feritoie, un bel campanile a vela ed una modesta chiesa.
Per chiudere questo ultimo itinerario, vi consigliamo nuovamente una finale puntatina verso il mare, ma questa volta per visitare le masserie Spina Grande e Spina Piccola (poco prima della "Ceramica delle Puglie"- Viale A.Moro). Delle due masserie, la più antica è Spina Piccola. Una torre cinquecentesca su due piani e con coronamento decorato da beccatelli, fortificata per avvistamento e difesa del territorio. Di tutt'altra fattura Spina Grande, costruita in carparo e coperta di rosso. Subito colpisce per l'aristocratica facciata e per una imponente doppia scalinata con balaustra e loggiato. Ricordiamo che questa struttura oggi è adibita anche a servizio ristorazione. Forse, dopo queste escursioni, un bel piatto tipico locale sarebbe un meritato premio.


Masseria fortificata "Spina Piccola"

Le immagini di questa pagina sono tratte dal libro "Monopoli città unica" di Francesco Pepe - Zaccaria Edizioni