Comune di Monopoli

 

Monopoli

 

 

presentazione del libro

Lo zingaro e il comunista
Ritratto di Pietro Alò
di
Pietro Mita

 

26 maggio 2006 ore 19.00
Castello di Carlo V

 

Ne parleranno
Don Agostino Bagordo
Loredana Ratti
Antonio Guccione
Francesco Maiellaro
Michele Monno
Pietro Mita

Coordinerà e presiederà Nicola Napoletano, Assessore alla Cultura

 

Conclude con un intervento musicale il Maestro Marco Vinicio Carnicelli, concertista di chitarra classica

 

Pietro Alò, dipendente di Enel Produzione, fu stroncato da un infarto, in ufficio, il 13 giugno 2005.

Egli aveva conosciuto Monopoli tramite gli studenti monopolitani che frequentavano l’ITIS “Righi” di Brindisi; fra questi il compianto Gianni Giannandrea. Pietro, nato in collina, sentiva forte il fascino della “gente di mare” di Monopoli di cui ammirava scaltrezza e piacere di vivere.

Pietro Alò fu protagonista dei più significativi movimenti di lotta in Puglia e nel Mezzogiorno: le lotte studentesche degli anni ’70; le lotte bracciantili contro il caporalato; le lotte degli operai della Montedison di Brindisi e dell’Italsider di Taranto; le lotte in difesa della democrazia, contro i “colpi di coda” del fascismo nostrano.

Da Senatore della Repubblica nella XII Legislatura promosse l’istituzione della Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno del caporalato nelle campagne e, sempre su questo tema, elaborò la sua tesi di laurea in Sociologia, Il caporalato nella tarda modernità. Pietro era convinto che il caporalato nelle campagne, benché sotto forme arcaiche, fosse l’apripista dei crescenti fenomeni di precarizzazione nel mondo del lavoro. Per questo, i suoi ultimi anni di impegno politico li spese per contrastare, anche con idonei strumenti legislativi, un nuovo Statuto del Lavoro, per contrastare il dilagante fenomeno della precarietà e dell’esclusione dal mondo del lavoro. A questo scopo, promosse  il Centro diritti del lavoro–Sinistra Europea, recentemente a lui intitolato.

Il libro vuole rendere omaggio ad un uomo del nostro Sud che si è speso generosamente per la tutela dei più deboli, ma, specialmente, vuole parlare ai giovani d’oggi, a quanti si ribellano alla deriva neoliberista ed egoista e si battono per rendere possibile un nuovo mondo