Collaborazione

Associazione
Donne per la città
Il Presidio del Libro
Monopoli 

Patrocinio

Società Filosofica Italiana
Sezione di Bari
 

 

 

 

Il Presidente Distretto Scolastico
prof. Roberto SUBLIMI

Il Sindaco
ing. Emilio ROMANI

L’Assessore alla Pubblica Istruzione
M° Elio ORCIUOLO

PROGRAMMA

18 maggio
GIORNATA DELL’ INIZIO DEL DIALOGO

ore 19.30: Inaugurazione - Saluto  delle autorità

ore 20.15: Presentazione e domande del Dialogo

ore 20.30: Spettacolo a cura della S.M.S. “A. Volta”

ore 21.30: Spettacolo a cura dei Licei  

 

19 maggio
GIORNATA DEL BENE E DELLA BELLEZZA

ore 18.00: Presentazione del Bene e della Bellezza

ore 18.15: Dialogo a cura del III Circolo Didattico

ore 19.00: Dialogo a cura del “Presidio del Libro” - Incontro con Ferdinando Boero a cura del “Presidio del Libro”

ore 21.00: Domande del Bene e della Bellezza

ore 21.15: Spettacolo a cura del III Circolo Didattico    

 

20 maggio
GIORNATA DELL’AMORE

ore 18.00: Presentazione  dell’Amore

ore 18.15: Dialogo a cura del C.T.P. -  Istruzione degli adulti e del Centro Sociale per gli anziani

ore 19.00: Dialogo a cura del IV Circolo Didattico - Incontro con Andrea Valente a cura del “Presidio del Libro”

ore 20.30: Castello Carlo V - Giordano Bruno Guerri presenta “Lo stupore del mondo” di Cinzia Tani

ore 21.00: Domande dell’Amore

ore 21.15: Spettacolo a cura del II Circolo Didattico

 

21 maggio
GIORNATA DELLA CONOSCENZA

ore 18.00: Presentazione della Conoscenza

ore 18.15: Dialogo a cura della S.M.S. “A. Volta”                       

ore 19.00: Dialogo a cura dei Licei - Incontro con Pino Arlacchi a cura del “Presidio del Libro”

ore 21.00: Domande della Conoscenza

ore 21.15: Spettacolo a cura del III Circolo Didattico

ore 22.00: Spettacolo a cura della S.M.S. “V. Sofo”

 

22 maggio
GIORNATA DELLA GIUSTIZIA

ore 18.00: Presentazione della Giustizia

ore 18.15: Dialogo a cura del III Circolo Didattico

ore 19.00: Dialogo a cura della S.M.S. “G. Galilei”  

ore 19.45: Intervento a cura della S.M.S. “G. Galilei” 

ore 20.30: Domande della Giustizia

ore 20.45: Spettacolo a cura dell’Istituto “Maria SS. Addolorata”

ore 21.30: Spettacolo a cura di “Bosco dei sogni”

 

23 maggio
GIORNATA DELLA TECNICA E DELLA SCIENZA

ore 18.00: Presentazione della Tecnica e della Scienza

ore 18.15: Dialogo a cura della S.M.S. “G. Galilei”

ore 19.00: Dialogo a cura dei Licei

ore 19.45: Dialogo a cura di Antonio Cosentino sull’utilità sociale della filosofia

ore 20.45: Domande della Tecnica e della Scienza

ore 21.00: Spettacolo a cura del IV Circolo Didattico

ore 22.00: Spettacolo a cura dell’ I.P.S.I.A.M.

 

24 maggio
GIORNATA DEL FUTURO DEL DIALOGO

ore 18.00: Presentazione del Futuro del Dialogo

ore 18.15: Dialogo a cura del III Circolo Didattico

ore 19.00: Dialogo a cura del IV Circolo Didattico

ore 19.45: Dialogo a cura dei Licei                       

ore 20.30: Spettacolo a cura di “Babylandia”

ore 21.15: Premiazione del concorso “Integrare-Integrarsi”

ore 22.00: Intervento a cura dell’I.T.I.S.
      
ore 22.30: Chiusura manifestazione

 

COMUNICATO STAMPA

Poliscuola è una manifestazione cittadina, giunta alla IX edizione, realizzata in sinergia tra tutte le Scuole, di ogni ordine e grado, pubbliche e private, coordinate dal Distretto Scolastico Ba/16, e l’Amministrazione comunale della Città di Monopoli, e si terrà nella piazza Vittorio Emanuele di Monopoli dal 18 al 24 maggio 2009.
L’edizione di quest’anno, resa possibile anche per la preziosa collaborazione di Maurizio Meo, oltre a proporre lo stato delle attività di ciascuna Istituzione e a coinvolgere anche numerose Associazioni e le Librerie della Città valorizza, in particolare, la piazza agorà ritornata a funzioni antiche, come nuovo, e antico, collante identitario di una comunità. 
In riferimento all’identità cittadina, al conoscere sé stessi, nell’ambito di questa edizione di Poliscuola è allestita in piazza la Mostra storico fotografica su Monopoli dal Fascismo ai giorni nostri, a cura del prof. Stefano Carbonara, ed è previsto lo svolgimento dei DIALOGHI, in riferimento al loro archetipo socratico.
Nell’ambito dei DIALOGHI sono previsti gli interventi del prof. Ferdinando Boero, di Andrea Valente e del prof. Pino Arlacchi, tutti a cura del Presidio del Libro di Monopoli, e l’intervento del prof. Antonio Cosentino sull’utilità sociale della filosofia.

 

 

Socrate nacque ad Atene nel 470 o nel 469 a.C.: il padre, Sofronisco, era scultore, la madre, Fenarete, levatrice.  Verso i quarant’anni si dedicò esclusivamente alla ricerca filosofica fino a trascurare i propri beni, la moglie Santippe e i tre figli. Trascorreva con i suoi allievi le giornate per le vie, i ginnasi e le botteghe di Atene, in un continuo discorrere e interrogare, per insegnare ai suoi concittadini la ricerca della verità e della virtù. Come cittadino e soldato diede prova di lealtà e di coraggio. Esercitò poche volte e con onestà le magistrature pubbliche e, dopo la sconfitta di Atene nella Guerra del Peloponneso, resistette alle pressioni del governo dei Trenta Tiranni non volendo commettere ingiustizie. Restaurato il governo democratico ad Atene, nel 399 a. C. Socrate venne accusato di non credere agli dei e di corrompere i giovani, e fu condannato a morte.  Socrate, pur sapendo di essere stato condannato ingiustamente, una volta in carcere rifiutò le proposte di fuga, poiché «è meglio subire ingiustizia piuttosto che farla», e accettò la morte bevendo la cicuta.  

L’aspetto di Socrate era fisicamente simile a un satiro; ma a chi si fermava a discutere con lui appariva sorprendentemente buono nell’animo, ed era evidente la sua attenzione per l’anima umana, per la dimensione interiore della persona.

Socrate è stato uno dei più importanti pensatori della storia. Il contributo più importante che ha dato alla storia del pensiero consiste nel suo metodo d’indagine: il Dialogo con i suoi interlocutori, mediante il quale ricercava, in riferimento all’esperienza, le verità dei fondamentali concetti etici, morali, estetici come bene, amore, conoscenza e saggezza, temperanza, coraggio, giustizia, bellezza. Socrate diceva di esser animato da una grande sete di verità e di sapere, che però sembravano continuamente sfuggirgli, e di essere continuamente spinto da una voce interiore a discutere, confrontarsi con gli altri rispettandoli, e ricercare la verità morale, riconoscendo i propri limiti ed esortandosi a non cadere negli eccessi. 

Socrate diceva che la verità è in ciascun uomo: attraverso il dialogo intendeva aiutare gli allievi a conoscere sé stessi, a tirar fuori da sé pensieri assolutamente personali, anche se diversi dalle opinioni della maggioranza delle persone, non imponendo loro le proprie vedute, e per questo si  abbassava al loro livello culturale affermando di essere ignorante, di non sapere e di non ritenersi un sapiente. Nel DIALOGO, con brevi domande e risposte, chiedendo costantemente di definire l’oggetto della discussione, esaminando le conseguenze, soprattutto morali, delle loro affermazioni, portava i suoi interlocutori a dubitare e superare quelle loro idee che sembravano vere ma si dimostravano solo false opinioni.

Così, come la levatrice porta alla luce il bambino dalla madre, Socrate portava alla luce verità dall’allievo.

Socrate non volle scrivere nulla: diceva che lo scritto sembra vivo ma, se interrogato, risponde sempre la stessa cosa, e disabitua gli allievi dallo scrivere nell’anima e dal confronto con gli altri. Conosciamo il suo pensiero perché riportato negli scritti dei suoi allievi, soprattutto di Platone.

Il fascino del Dialogo socratico, ancora oggi, è che può parteciparvi chiunque voglia confrontarsi con gli altri in modo diretto, autentico e sincero, e sia disposto a ricercare insieme verità universali radicandole nella sua concreta esperienza di vita. 

Il DIALOGO a Poliscuola, a partire ed in conformità con il DIALOGO socratico, è svolto da comunità di ricerca che, nel rispetto reciproco dei loro componenti, discutono su fatti dell’esperienza concreta ricercando e specificando insieme verità universali, che possono riguardare tutti. Esso ha rilevante validità formativa, perché abitua al confronto ed alla ricerca, all’elaborazione di idee e concetti personali radicati nell’esperienza ma di portata universale, in grado di contribuire efficacemente ad una serena costruzione della personalità cognitiva, morale e civile di ciascuno, alla costruzione di una società basata sul rispetto reciproco e su valori condivisi. Così, dal 18 al 24 maggio, in Piazza Vittorio Emanuele a Monopoli, si dialogherà su Bene e Bellezza, Amore, Conoscenza, Giustizia, Tecnica e Scienza. 

Ma, in presenza dello stile della comunicazione dei nostri tempi, quale sarà il futuro del dialogo?

 

19 maggio ore 18.15      DIALOGO DELLE   4  A,  4  B   DEL  3° CIRCOLO DIDATTICO

Per un incidente stradale è morto un ragazzo. I carabinieri hanno arrestato il conducente dell’auto sulla quale il ragazzo si trovava, che ai controlli  è risultato positivo sia alla droga che all’alcool. L’incidente è avvenuto al ritorno da una serata trascorsa in discoteca. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri l’auto, guidata a forte velocità, senza alcun intervento esterno, si è schiantata contro il guard rail.

 

19 maggio ore 19.00      DIALOGO DEL PRESIDIO DEL LIBRO DI MONOPOLI

Grecia, anno 1200 avanti Cristo, più o meno. Tre dee, tre bellissime: Era, Atena, Afrodite. Chi di esse è LA PIU’ BELLA? Il giudizio è affidato al giovane principe troiano Paride. Egli sceglie Afrodite, consegnando in tal modo se stesso ed il suo popolo all’odio eterno di Era. Queste le premesse della più celebre guerra della nostra cultura e del libro che l’ha fatta giungere fino a noi, l’Iliade di Omero. 

 

20 maggio ore 18.15      DIALOGO DEL C. T. P. -  ISTRUZIONE DEGLI ADULTI

L’Aquila, ore 22.15: Una giovane madre  mette a letto le sue due splendide creature, le riempie di baci e le rasserena,

dopo le prime avvisaglie di pericolo Ore 03.35: La terra trema: un tremendo boato scuote la città. In un momento la terra si apre, sconquassando le fondamenta degli edifici. Le case, l’ospedale, le chiese, i monumenti, l’intero centro storico cittadino si sgretola. La donna, svegliata di soprassalto, prende in braccio la bambina a lei più vicina e corre per mettere in salvo la seconda figlia. Nel trambusto, nel panico e nel buio pesto, la mamma mette un piede nell’ altra stanza… ma il vuoto se la tira. Viene rinvenuta tra le macerie, schiacciata dai blocchi, ancora con la bambina stretta al petto e negli occhi vitrei la delusione per non esser riuscita a “salvare” la seconda bambina.

 

20 maggio ore 19.00      DIALOGO DELLA   4  A   DEL  4° CIRCOLO DIDATTICO

Julie, una ragazzina, è felice per la sua vita, perciò a prima mattina canta, mentre incontra le sue amiche a scuola…

 

21 maggio ore 18.15       DIALOGO DELLA   2  G   DELLA S.M.S. “VOLTA”

In piazza due ragazzi accoltellano un loro amico e poi lo rinchiudono nel bagagliaio di un’auto; ma quando poi aprono il bagagliaio per  nascondere il corpo di quel ragazzo, essendosi accorti che è ancora vivo, lo uccidono.

 

21 maggio ore 19.00       DIALOGO DELLE   3  A,  3  B     DEL  LICEO LINGUISTICO

A Milano è stato proposto di istituire autobus per soli milanesi.

 

22 maggio ore 18.15      DIALOGO DELLE  5  C,  5  D   DEL  3° CIRCOLO DIDATTICO

Dopo 17 anni di coma irreversibile, ridotta allo stato vegetativo,  Eluana Englaro è morta. Il padre infatti, sfidando l’opinione pubblica che l’avrebbe voluta ancora in vita, anche se in coma, ha permesso che si staccassero i tubi dei macchinari che la idratavano e alimentavano. In un attimo, così, si è spezzata una vita.

 

22 maggio ore 19.00       DIALOGO DELLA   2  F   DELLA S.M.S. “GALILEI”

6 aprile 2009.  Un terremoto devasta L’Aquila, Onna e Paganica: ci sono circa 300 vittime.  Il tecnico Giampaolo Giuliani l’aveva previsto.

 

23 maggio ore 18.15       DIALOGO DELLA   2  C   DELLA S.M.S. “GALILEI”

Un bambino ha immesso su internet i propri dati personali e poi gli è apparsa sullo schermo una data riferita alla propria morte. Il bambino ha subito un grande trauma.

 

23 maggio ore 19.00       DIALOGO DELLA   I  A   DEL  LICEO  CLASSICO

La clonazione.

 

23 maggio ore 19.45      DIALOGO A CURA DEL PROF. ANTONIO COSENTINO

L’utilità sociale della filosofia.

 

24 maggio ore 18.15       DIALOGO DELLE   4  A,  4  B   DEL  3° CIRCOLO DIDATTICO

A otto anni ha puntato un temperino alla gola contro una compagna, e dopo l’episodio quasi tutti i genitori hanno deciso di tenere a casa i propri bambini per protesta, e hanno minacciato di togliere i propri figli dall’istituto se quel bimbo non sarà allontanato.

 

24 maggio ore 19.00      DIALOGO DELLA   4  A   DEL  4° CIRCOLO DIDATTICO

Nell’aula ogni bambino gioca con un apparecchio tecnologico informatico. Entra l’insegnante e nessuno se ne accorge…

 

24 maggio ore 19.45       DIALOGO DELLE   I  A, I  B   DEL LICEO CLASSICO

Una madre è sicura che sua figlia le dica tutto riguardo quello che fa, ma nel corso del dialogo viene a sapere che sua figlia, e i figli in generale, non comunicano con i genitori.

 

PRESENTAZIONE DEGLI ARGOMENTI SECONDO IL PENSIERO DI SOCRATE

BENE

Secondo Socrate il Bene è la Conoscenza della verità, ma l’uomo non può possedere completamente la Scienza del Bene, che porta alla felicità.  Il Bene è come la luce del sole, non può essere mai completamente raggiunto, ma senza la ricerca del  Bene, cioè la ricerca del modo in cui le cose giuste e quelle belle possano essere buone e utili, non è concepibile né la Scienza né la virtù. E’ difficile conoscere quello che è Bene, quello che conviene, che è utile fare per gli uomini viventi in società, perché nessuno si accontenta dell’apparenza del Bene.  La falsa opinione e l’ingiustizia sono i mali più grandi.

 

BELLEZZA

Secondo Socrate la Bellezza è l’apparenza del Bene desiderata dall’Amore, della quale tutte le cose belle partecipano ma che non esiste compiutamente in qualcosa o in esseri viventi; contemplando la Bellezza, l’uomo può generare cose vere e discorsi belli e magnanimi, e diventare immortale. L’uomo si rivolge alla Bellezza comprendendola sempre meglio come salendo dei gradini di una scala: prima si rivolge a quella dei corpi e poi a quella delle anime, a quella della Scienza e del Bene, perché la Bellezza non può essere distinta dal Bene.

 

AMORE

Secondo Socrate l’Amore, poiché è privo di Bellezza e di Bene, è desiderio della Bellezza, perché ama le cose belle tra cui infine la Scienza, ed è tendenza al continuo possesso del Bene. Socrate lodava la potenza e la forza dell’Amore.

 

CONOSCENZA

Secondo Socrate il conoscere, il pensare, il ricordare, il ragionare sono beni maggiori e più desiderabili del piacere, e arrecano grandissimo vantaggio a tutti. Diceva di avere la passione di imparare dagli uomini, e che il desiderio di conoscere, l’ansia della ricerca, che rende la vita degna di essere vissuta, nasce quando conosciamo noi stessi, siamo presi dal dubbio e ci accorgiamo di non sapere. Affermava che conoscere è utile ed è un Bene se sappiamo quando è bene fare un’azione, come consigliare la Città e noi stessi; infatti diceva che se l’uomo venisse a conoscenza del vero significato del Bene non commetterebbe più alcun male, che chi fa il male lo fa per ignoranza del Bene, e che non vi è male più grande di una falsa opinione.

 

SCIENZA

Secondo Socrate la Scienza è Conoscenza vera; è saggezza che, in quanto Scienza, deve avere per oggetto il Bene. Nulla è più importante della Scienza, che porta alla giusta scelta di piacere e dolore secondo misura, e deve esercitare il suo dominio sul piacere e su ogni passione.

 

ARTI, TECNICHE

Secondo Socrate le Arti, cioè le Tecniche, insieme di regole adatte a dirigere qualsiasi attività umana, sono invenzioni utilissime per il progresso delle stesse attività. L’esperienza fa sì che la nostra vita trascorra seguendo regole d’Arte, e un’azione contraria ad esse è brutta, cattiva e ingiusta. Non c’è distinzione tra Arte, Conoscenza, Scienza: infatti l’uso degli utensili è un’elevata attività di Conoscenza, e le Arti si dividono in Arti conoscitive e Arti direttive sulla base della Conoscenza.

 

GIUSTIZIA

Secondo Socrate la Giustizia è virtù e sapienza, utilità per tutti, e genera concordia e amicizia; è la conformità del comportamento dell’uomo ad una legge, e solo mediante l’Amore della Conoscenza è possibile comprendere dove sia la Giustizia nella vita pubblica e in quella privata; è un’armonia interiore di prudenza, che tende ad organizzare le Città, gli stati e l’umana società in genere. Diceva che ogni azione giusta è bella, che gli uomini giusti sono esperti e sapienti e più capaci d’azione, gli ingiusti invece sono ignoranti e malvagi e non riescono a compiere insieme nessuna azione.