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COMUNICATO STAMPA N.87
14 aprile 2009
 

Commissione Bilancio, nota dell’Amministrazione
“Dall’opposizione un’autosospensione con motivazioni inutile e pretestuose”

 

«Le motivazioni con le quali i consiglieri della minoranza si sono autosospesi  dalla Commissione consiliare bilancio sono inutili e pretestuose». Così l’Amministrazione Comunale di Monopoli risponde alle accuse arrivate dall’opposizione di comportamento scorretto della maggioranza che nel corso della seduta del consiglio comunale dello scorso 31 marzo ha presentato due emendamenti al bilancio di previsione 2009.

Per chiarire la vicenda si ribadisce l’iter amministrativo per l’approvazione del bilancio di previsione, richiamando l’attenzione sulla regolarità della propria azione e sulla suddivisione delle competenze fra i vari organi comunali.

A tal proposito l’articolo 174 del Testo unico degli enti locali prevede che “lo schema di bilancio annuale di previsione, la relazione previsionale e programmatica e lo schema di bilancio pluriennale sono predisposti dall'organo esecutivo e da questo presentati all'organo consiliare unitamente agli allegati ed alla relazione dell'organo di revisione. Il regolamento di contabilità' dell'ente prevede per tali adempimenti un congruo termine, nonché' i termini entro i quali possono essere presentati da parte dei membri dell'organo consiliare emendamenti agli schemi di bilancio predisposti dall'organo esecutivo.”  Inoltre, il regolamento di contabilità del Comune di Monopoli prevede che “almeno 30 giorni prima della data di scadenza, la Giunta approvi lo schema di bilancio di previsione e che, almeno 20 giorni prima della suddetta data, il responsabile del servizio finanziario trasmetta copia dello schema di bilancio adottato in Giunta ai consiglieri comunali”. Qui finiscono le competenze della Giunta e degli Assessori in ordine al bilancio di previsione ed iniziano le competenze del Consiglio Comunale e dei Consiglieri. Da tale data, in altre parole, i componenti della Giunta non hanno altri adempimenti da effettuare.

Premesso ciò l’Amministrazione comunale precisa quanto segue:

«È pacifico che i termini normativi e regolamentari stabiliti per la trasmissione ai consiglieri dello schema di bilancio adottato dalla giunta sono “perentori” in quanto posti a tutela dei singoli consiglieri al fine di consentire un controllo sull’operato della Giunta. Il mancato rispetto di tali termini costituisce causa di illegittimità del bilancio di previsione. La presentazione degli emendamenti al bilancio e la loro approvazione riguardano, invece, esclusivamente il Consiglio e i singoli consiglieri. I termini regolamentari (15 giorni prima della scadenza) per la presentazione al Servizio finanziario (e non al Consiglio comunale né alla Commissione bilancio) degli emendamenti non sono termini “perentori” in quanto sono dettati nell’interesse degli uffici (e non dei consiglieri) al solo unico fine di consentire ai dirigenti e al collegio dei revisori dei conti la formulazione dei pareri prescritti dalla legge. Ebbene, per il primo emendamento (quello sulle opere pubbliche) tali termini definiti “ordinatori” sono stati rispettati; il secondo (quello relativo alla spesa del personale e al piano delle alienazioni), anche se non sono stati rispettati i termini poiché presentato durante la seduta consiliare, è perfettamente aderente alla normativa vigente (poiché corredato da tutti i pareri prescritti dall’ordinamento). Diverso è il caso in cui un emendamento, presentato in ritardo, non sia munito dei suddetti pareri. Solo in tal caso non può essere posto in discussione in Consiglio Comunale. 
Legittimo è, inoltre, il comportamento dell’ufficio Consiglio che ha trasmesso alla Commissione bilancio la proposta di delibera della giunta e non gli emendamenti, così come prevede l’art. 20 del Regolamento del consiglio comunale.
Ai Consiglieri si rammenta il contenuto dell’art. 71, comma 2, del medesimo regolamento che recita testualmente: “La presentazione degli emendamenti alle deliberazioni …. si effettua in forma scritta, anche durante la seduta del Consiglio...”.
Quanto, infine, alla cartolarizzazione, si sottolinea che l’emendamento mirava a completare l’operazione iniziata nel 2008, alla luce delle nuove condizioni del mercato finanziario, puntualizzando che il Consiglio può in qualunque momento legittimamente rivedere decisioni assunte con delibere precedenti.
Le forti critiche dell’opposizione all’operato dell’Assessore al Bilancio Cosimo Napoletano, offensive anche sotto il profilo etico personale oltreché politico, rappresentano esclusivamente manovre propagandistiche e lo testimonia il fatto che nessuno ha impugnato per illegittimità gli atti del bilancio».   

 

PORTAVOCE SINDACO
Dott. Sandro Scarafino
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