In collaborazione con Con il patrocinio del COMUNICATO STAMPA Terza edizione per il Festival proposto dall’ Ensemble ’05 di Antonia Valente, la compagine musicale “a geometria variabile” che unisce giovani musicisti di talento, molti dei quali tuttora studenti, al fianco di artisti dalla esperienza già affermata in campo internazionale, ospiti di prestigio nel ruolo di tutor, che offrono ogni anno la propria collaborazione artistica nella realizzazione di concerti creati, diretti e curati con questa formula inedita di lavoro che ha già riscosso grandi consensi di pubblico e di critica nelle precedenti edizioni. Hanno partecipato alle produzioni dell’Ensemble nelle precedenti stagioni in qualità di tutor dell’Ensemble i violinisti Antonio Anselmi e Marco Rogliano, il pianista François-Jöel Thiollier, i bandoneonisti Marcelo Nisinman e Per Årne Glorvigen, l’attore Paolo Panaro e altri ancora. Ogni estate l’Ensemble produce con crescente ed entusiasmante successo il proprio Festival “RITRATTI”, proponendo monografie dedicate ai compositori e alle scuole nazionali: produzioni di spicco delle scorse edizioni in particolare quelle su Paganini, Schumann e Brahms, sulla musica ungherese, su Rachmaninov e Babažanjan, oltre all’allestimento in forma di concerto dell’opera-tango “Maria de Buenos Aires” di Astor Piazzolla con grande successo in Puglia ed Abruzzo. Sulla scorta del successo ottenuto con gli spettacoli musicali prodotti nel 2006 e nel 2005, le nuove produzioni prenderanno vita ancora una volta nella quinta scenografica degli spazi del Chiostro di San Martino: il primo “ritratto” sarà monografico e dedicato ai Concerti per pianoforte e orchestra di Fryderyc Chopin nella versione da camera con quartetto d’archi: solisti due giovani ma già solidamente affermate interpreti della tastiera: Beatrice Rana, pianista quattordicenne già grande interprete della tastiera e Viviana Lasaracina, straordinario giovane talento della nostra Regione, entrambe allieve nella classe di Benedetto Lupo al Conservatorio di Monopoli, già vincitrice di importanti riconoscimenti. Pavel Berman, violinista russo adottivo italiano, figlio del grande pianista Lazar Berman, sarà il “tutor” d’eccezione di quest’anno, e anche il protagonista del secondo “ritratto”, dedicato alle “Partite” per violino solo di Johann Sebastian Bach: il virtuoso si esibirà sullo Stradivari “Maresciallo Berchet” da poco affidatogli dalla Fondazione Pro Canale di Milano, e appartenuto a David Oistrakh. Terzo “ritratto dedicato a musica dalle Due Americhe, con la proposta della Bachiana Brasileiras n.5 di Heitor Villa-Lobos per voce e 8 violoncelli; il balletto americano Appalachian Spring di Aaron Copland nella sua versione per piccola orchestra e danzatori, ospiti la compagnia di danza Qualibò e ancora una volta la videoart di Gianfranco Pacella; infine, una nuova produzione sulla musica di Astor Piazzolla, con il Doppio Concerto per bandoneon, chitarra e orchestra d’archi, solisti Massimo Felici e Per Arne Glorvingen, musicista norvegese già ospite nelle riprese invernali dell’Ensemble ‘05 di “Maria de Buenos Aires” in Puglia ed Abruzzo. Cornici d’eccezione delle due date in cartellone, previste rispettivamente il 30 e 31 luglio, il suggestivo sito del Parco Archeologica di Egnazia a Fasano, e il Castello Abbazia di S.Stefano a Monopoli Conclude il ciclo di concerti 2007 un appuntamento dedicato al compositore francese Maurice Ravel in un concerto-spettacolo realizzato in collaborazione di ARTEGIANATA di Giancarlo Pacella, con tecnologie multimediali che riporteranno alla luce documenti filmati e fonografici legati al milieu culturale della Francia alle soglie del ventesimo secolo. E’ importante sottolineare anche che, come ogni anno, diciannove dei venticinque musicisti coinvolti nel festival sono giovani prevalentemente pugliesi nei primi anni di attività professionale, che realizzano un progetto forse unico per qualità ed interesse nel panorama musicale della Regione.
Per Årne Glorvigen è il più affermato tra i bandoneonisti contemporanei. Il suo contatto con questo strumento è avvenuto abbastanza tardi, all’età di 25 anni, al termine dei suoi studi all’Accademia di Oslo, una volta trasferitosi a Parigi e venuto a contatto con il maestro argentino Juan José Mosalini. Dopo due anni di studio con Mosalini e parecchi soggiorni a Buenos Aires, Glorvigen ha cominciato la sua carriera di bandoneonista professionale. Oltre che nel repertorio del Tango, Glorvigen ha esteso il repertorio del bandoneon eseguendo tutti i generi musicali, dal barocco al kletzmer, fino alla musica contemporanea. I compositori Willem Jeths (Olanda) e Bernd Franke (Germania) hanno scritto due Concerti dedicati a Glorvigen. Nel 2003 ha suonato e registrato con il quartetto Alban Berg, eseguendo un nuovo brano per bandoneòn e archi del compositore austriaco Kurt Schwertsik. Fra collaboratori musicali di Glorvigen troviamo artisti come Giora Feidman (clarinetto), Göran Söllscher (chitarra classica), l’ensemble Tango per 3, il Leipziger Streichquartett, Oslo e Gothenburg Philharmonic, l’orchestra nazionale russa, la Deutsche Kammerphilharmonie di Brema e Les Solistes de l’Orchestre de Paris. Ma sicuramente il suo collega più importante è stato il violinista Gidon Kremer, con il quale ha registrato 4 CD ed ha suonato in quasi cento concerti in tutto il mondo. Per Arne Glorvigen inoltre ha scritto e realizzato con grande successo la commedia “Tangotanko”, dove paragona a Buenos Aires il suo villaggio natale sulle montagne in Norvegia. Ha registrato per Auvidis, Nonesuch, Teldec, EMI Classics e Deutsche Grammophon.
Pavel Berman Inizia la sua carriera vincendo, nel 1990, il primo premio al Concorso internazionale per violino di Indianapolis, la medaglia d’oro per i Capricci di Paganini e le Sonate di Ysaye ed il premio speciale per la migliore interpretazione. I membri della giuria riconoscono nel suo stile una miscela di tecnica elevata e raffinata interpretazione; il pubblico apprezza la sua classe e la sua schiettezza. Ciò gli consente di realizzare il suo debutto in sala di registrazione per il Koch internazionale. In precedenza, alla giovane età di 17 anni, ottenne il secondo premio al concorso internazionale Niccolò Paganini di Genova (1987). Pavel è nato a Mosca, all’età di cinque anni intraprende gli studi presso la Scuola Centrale di Musica del Conservatorio di Mosca, dove studia con Elena Sverdlova e Zinaida Gilels. Durante il periodo di studi, si esibisce sia in solo che accompagnato dalle maggiori orchestre russe interpretando la maggior parte delle composizioni per violino. Tre anni più tardi è ammesso alla Scuola Centrale di Musica del Conservatorio di Mosca, con Sveltana Bezrodnaia e in seguito al Conservatorio Tchaikovsky con Igor Bezrodny. All’età di sette anni debutta pubblicamente con l’orchestra de Gorkij Philarmonic in un concerto di Vivaldi. Da questo momento in avanti, Berman elaborerà un vastissimo repertorio personale, formato da esibizioni in tutta la Russia, e suonando con le più grande orchestre come l’Orchestra di Stato dell’Ex Unione Sovietica e la Filarmonica di Mosca. In seguito saranno gli incontri con Isaac Stern a influire in maniera determinante sul suo percorso interpretativo. Berman si è esibito con le più prestigiose orchestre come la Dresden Staatskapelle, L’Orchestra Sinfonica di Indianapolis, l’Atlanta Symphony, la Royal Philarmonic di Liverpool, la Filarmonica di Pechino, The Berliner Sinfoniker, e ha collaborato con famosi direttori quali Iahu Inbal, Petr Altrihter, Vasiliy Sinayskiy, Andrei Boreiko. La sua attività di concertista lo ha portato ad esibirsi nelle maggiori sale, quali la Carnegie Hall di New York, la Herkulessaal di Monaco, il Théàtre des Champs-Elysées e la Salle Gaveau di Parigi, Auditorio Nacional di Madrid, Bunkakaikan di Tokyo, Conservatorio Verdi di Milano, Parco della Musica in Roma, Palais des Beaux Arts in Brussels. Negli ultimi anni il suo interesse, in quanto interprete e direttore artistico, sembra essere rivolto, in particolare, verso la musica da camera. In queste vesti è apparso in recital con il padre, il celebre pianista Lazar Berman, di recente scomparso, e collabora con artisti di grande calibro, quali David Soyer, Gustav Rivenius, Nabuko Imai, Bruno Canino, Alexandr Kniazev, Alexandr Rudin, Andras Schiff, Boris Bekhterev e con numerose orchestre. Una nuova fase nella carriera artistica di Berman si è aperta nel 1997, quando è diventato Direttore Musicale dell’ Orchestra da Camera di Kaunas, Lituania. Uno dei suoi progetti più importanti è la registrazione (la prima a livello mondiale) dei 24 Capricci di Paganini, orchestrati in un’unica partitura per violino dal compositore lituano Giedrius Kuprevichius, dedicata a Pavel Berman. La prossima stagione Berman si esibirà in Europa, Asia, America del Sud. Riallacciando i legami con la terra natia, Pavel Berman diviene parte del Consiglio Direttivo della Fondazione Aurora a Mosca, dove sviluppa un’organizzazione di eventi culturali e per la quale si esibirà in tutto il paese. Dal 2005 ha assunto il ruolo di insegnante di violino alla Accademia Internazionale “Incontri con il Maestro” di Imola. Pavel Berman ha registrato per la Koch International, Audiofon, Discover, Supraphon e Phoenix Classics.
Antonio Anselmi Inizia la studio della musica con il padre Enrico e a sei anni tiene il suo primo concerto. Studia il violino con Pavel Vernikov, allievo di David Oistrach; Zinaida Gilels, assistente di Yuri Yankelevich al Conservatorio di Mosca; Roman Totemberg, uno degli ultimi discepoli di Carl Flesh e George Enescu, e con Peter Zazofsky, allievo di Ivan Galamian. Nel 1990 riceve il Premio Cisshar quale migliore giovane violinista italiano e nel 1991 si trasferisce negli Stati Uniti, dove vive per diversi anni. Vince la Boston U.Intenational Competition ed ottiene una borsa di studio che gli permette di frequentare la Boston University e di conseguire il prestigioso Artist diploma, riservato ad artisti di particolare talento. Viene chiamato come spalla alla Boston Philarmonic. Tornato in Italia collabora come concertmaster con i Solisti dell’Accademia Filarmonica Romana, con l’Officina Musicale, con l’Orchestra del Teatro S. Carlos di Lisbona e con i Filarmonici di Torino. Viene invitato al Ravenna Festival, allo Spring Festival di Budapest con I Musici, al Festival di Briancon Francia), alla Oldenburg Promenade (Germania), al Blue Hill (USA), e dà concerti in Europa, America ed Estremo Oriente. In Italia suona nelle sale più importanti (Auditorium S. Cecilia, Sala Verdi, Teatro Regio di Torino). Dal 2003 è scelto come primo violino del leggendario complesso I Musici, con il quale suona da solista nelle sale e nei teatri più prestigiosi del mondo, tra i quali la Simphony Hall di Boston, il Lincoln Center di New York, il Musikverein di Vienna, la Filarmonica di Colonia, la Musikhalle di Amburgo, il Palau di Barcellona, l’Auditorium Nacional di Madrid, la Suntory Hall di Tokyo e l’Arts Performance Center di Seoul.
L’ENSEMBLE ’05 Terza edizione per il Festival proposto dall’ Ensemble ’05 di Antonia Valente, la compagine musicale “a geometria variabile” che unisce giovani musicisti di talento, molti dei quali tuttora studenti, al fianco di artisti dalla esperienza già affermata in campo internazionale, ospiti di prestigio nel ruolo di tutor, che offrono ogni anno la propria collaborazione artistica nella realizzazione di concerti creati, diretti e curati con questa formula inedita di lavoro. Hanno partecipato alle produzioni dell’Ensemble nelle precedenti stagioni in qualità di tutor dell’Ensemble i violinisti Antonio Anselmi e Marco Rogliano, il pianista François-Jöel Thiollier, i bandoneonisti Marcelo Nisinman e Per Årne Glorvigen, l’attore Paolo Panaro, la cantante argentina Rosa Dominguez e altri ancora. Ogni estate l’Ensemble produce con crescente ed entusiasmante successo il proprio Festival “RITRATTI”, proponendo monografie dedicate ai compositori e alle scuole nazionali: produzioni di spicco delle scorse edizioni in particolare quelle su Paganini, Schumann e Brahms, sulla musica ungherese, su Rachmaninov e Babažanjan, oltre all’allestimento in forma di concerto dell’opera-tango “Maria de Buenos Aires” di Astor Piazzolla con grande successo in Puglia ed Abruzzo. Sulla scorta del successo ottenuto con gli spettacoli musicali prodotti nel 2006 e nel 2005, le nuove produzioni prenderanno vita ancora una volta nella quinta scenografica degli spazi del Chiostro di San Martino: il primo “ritratto” sarà monografico e dedicato ai Concerti per pianoforte e orchestra di Fryderyc Chopin nella versione da camera con quartetto d’archi: solisti due giovani ma già solidamente affermate interpreti della tastiera: Beatrice Rana, pianista quattordicenne già grande interprete della tastiera e Viviana Lasaracina, straordinario giovane talento della nostra Regione, entrambe allieve nella classe di Benedetto Lupo al Conservatorio di Monopoli, già vincitrice di importanti riconoscimenti. Terzo “ritratto dedicato a musica dalle Due Americhe, con la proposta della Bachiana Brasileiras n.5 di Heitor Villa-Lobos per voce e 8 violoncelli; il balletto americano Appalachian Spring di Aaron Copland nella sua versione per piccola orchestra e danzatori, ospiti la compagnia di danza Qualibò e la videoart di Gianfranco Pacella; infine, una nuova produzione sulla musica di Astor Piazzolla, con il Doppio Concerto per bandoneon, chitarra e orchestra d’archi, solisti Massimo Felici e Per Arne Glorvingen, musicista norvegese già ospite nelle riprese invernali dell’Ensemble ‘05 di “Maria de Buenos Aires” in Puglia ed Abruzzo. Conclude il ciclo di concerti 2007 un appuntamento dedicato al compositore francese Maurice Ravel in un concerto-spettacolo realizzato in collaborazione di ARTEGIANATA di Giancarlo Pacella, con tecnologie multimediali che riporteranno alla luce documenti filmati e fonografici legati al milieu culturale della Francia alle soglie del ventesimo secolo.
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