Sabato 23 luglio 2005 ore 19.30
Chiesa S.S. Pietro e Paolo – Monopoli (Centro Storico)

 

Associazione Portanuova

 

Presentazione del libro di

Osvaldo Capraro

NÉ PADRI
NÉ FIGLI

Edizione e/o

 

Dialogheranno con l’autore

Goffredo Fofi, direttore  de “Lo straniero”

Alessandro Leogrande, giornalista

 

Comunicato stampa:

Sarà presentato anche a Monopoli il volume “Né padri né figli” (edizioni e/o), romanzo dell’emergente e giovane scrittore pugliese Osvaldo Capraro, monopolitano d’adozione
Un noir durissimo che racconta l’ascesa di alcuni giovanissimi personaggi della malavita pugliese. Un’opera che descrive le condizioni di disagio sociale in cui queste vocazioni criminali nascono e che racconta le persone che negli ambienti più difficili si oppongono a questa deriva malavitosa della società: un prete anticonformista, una ragazza coraggiosa. Un romanzo noir e di formazione, il racconto dell’iniziazione criminale di un sedicenne che sognava di diventare un campione di calcio.Finalmente un noir mediterraneo – ha scritto il più autorevole rappresentante italiano del noir, Massimo Carlotto, - che racconta una storia importante sulla criminalità organizzata del sud Italia. Bello e avvincente. Durante l’incontro di presentazione del libro di Capraro, promosso dalla locale associazione culturale “Portanuova”, è prevista la partecipazione del noto scrittore e critico italiano Goffredo Fofi e del giornalista Alessandro Leogrande.
Appuntamento a sabato prossimo, 23 luglio ’05, ore 20.00, presso la chiesa di S.S. Pietro e Paolo (Centro storico).

Info. Francesco Pepe 3387413820

Chi è Osvaldo Capraro
Capraro è nato nel 1963 a Losanna da genitori emigrati. Da qualche anno vive e insegna a Monopoli (Bari).  È stato impiegato in fabbrica, cappellano in carcere, disoccupato, venditore di saponette, assistente domiciliare, educatore in comunità per minori. Ha collaborato con le riviste «Lo Straniero», «Poco di Buono», «Katèr».

Il libro
Da una parte la guerra tra i clan della Sacra Corona Unita, gli agguati, gli omicidi. Dall’altra l’Operazione Primavera e l’illusione di una Puglia normalizzata mediante l’uso della forza militare.
In mezzo, il destino dei personaggi di Né padri né figli.
Il Napoletano, capo della sezione catturandi; don Paolo, viceparroco e animatore della squadra di calcio parrocchiale; Anna, affascinante educatrice di una comunità per minori; Cosimo, alcolizzato e venditore abusivo di sigarette; Teodoro, killer del clan vincente della SCU; Maria, bellissima e ambita da tutti i suoi coetanei. E soprattutto Mino, obbligato a costruirsi la propria storia personale con i mezzi avariati che la Storia degli adulti gli ha lasciato a disposizione.