Città di Monopoli
URP - Servizi di comunicazione ai cittadini

Assessorato Città Ambiente e Territorio

 

Conferimento incarico per la redazione del Piano

 

Con determina Dirigenziale n. 316 del 5 luglio 2005, il Dirigente della Ripartizione Urbanistica del Comune ha conferito l’incarico tecnico-professionale per la redazione del “PIANO URBANISTICO GENERALE” e per gli adempimenti connessi e conseguenti, al prof. arch. FEDERICO OLIVA.
 
Questo è un atto di grande importanza per lo sviluppo e la crescita della Città.

Infatti, il Consiglio Comunale con delibera n. 83 del 3 dicembre 2004, aveva ritenuto prioritaria la redazione di un nuovo Piano Urbanistico Generale (P.U.G.) nella considerazione che la  Variante Generale al Piano Regolatore Generale (approvata con Decreto della Regione Puglia 24 marzo 1977, n. 722), seppure ancora vigente, non consente – dopo venticinque anni dalla sua approvazione – di soddisfare le esigenze di pianificazione dello sviluppo della città, anche per le sopravvenute trasformazioni sociali, economiche e culturali che essa ha subito negli ultimi anni.

Con la definizione del Piano, che sarà redatto così come previsto dall’art. 8 e segg. della Legge Regionale 27 luglio 2001, n. 20,  l’Amministrazione Comunale tende a potenziare il ruolo di Monopoli come centro dinamico per la produzione di beni e servizi, per l’intera area del sud-est barese e testa di ponte verso le province di Taranto e Brindisi, definendo le funzioni strategiche di respiro territoriale nella dimensione transfrontaliera, proiettando la città oltre Adriatico e ponendola in situazione ricettiva, in quanto è il sistema a rete di strutture e contatti  che determinerà nel prossimo futuro ulteriori occasioni e opportunità di sviluppo.

Il Piano Urbanistico Generale, sempre secondo quanto stabilito dal C.C., dovrà essere orientato a perseguire obiettivi di sostenibilità nei molteplici settori che connotano le peculiarità e lo sviluppo della città e del suo territorio ed dovrà caratterizzarsi per il suo approccio ecologico alla pianificazione del territorio, garantendo un uso equamente distribuito fra le comunità insediate di tutte le risorse presenti e tale da mantenerle invariate nel tempo per le future generazioni.

Il nuovo P.U.G., inoltre, dovrà operare, attraverso scelte che mirino a garantire la chiusura dei cicli naturali (come, ad esempio, il ciclo dell’acqua e quello dell’anidride carbonica), favoriscano il contenimento dei consumi energetici, contribuiscano a ridurre la produzione dei rifiuti (mediante il riuso, ad esempio, dei materiali di costruzione), definiscano modalità e tecniche di intervento costruttivo in sintonia con le tradizioni e l’identità dei luoghi.

Dovrà perseguire obiettivi di qualità ambientale, mirando a rafforzare le identità storico-culturali della città e del suo territorio, consolidando in particolare il carattere storico e identitario delle contrade rurali, garantendo elevate dotazioni di servizi, da determinare sulla base del fabbisogno sociale e da implementare attraverso adeguate forme di concertazione pubblico-privato, assicurando a tutti pari fruibilità e accessibilità. In tale contesto, particolare attenzione dovrà essere riservata soprattutto all’utenza debole e alle fasce evolutive in formazione.

Il Piano, infine, deve puntare a favorire la riorganizzazione del sistema infrastrutturale in modo da perseguire obiettivi di mobilità sostenibile, ridefinendo il ruolo della viabilità primaria e favorendo nel contempo l’organizzazione a rete di percorsi ciclo-pedonali, rispondendo in maniera adeguata  sia al fabbisogno insediativo di tipo abitativo, predisponendo anche, laddove necessario, meccanismi di incentivazione del mercato della locazione che alla domanda insediativa di tipo produttivo ed a quella più specificamente turistica, in termini rigorosi di sostenibilità economico-ambientale degli interventi.
Per tale motivo al progettista è stata data indicazione affinché attraverso il P.U.G. si possano definire modalità e forme di governo del territorio agricolo in grado di sviluppare economie di tipo integrato, propulsive di nuovi modelli di sviluppo di un settore produttivo che sappia sempre più coniugare le tradizionali attività primarie con le molteplici opportunità rivenienti da forme d’uso del territorio connesse a pratiche di turismo sostenibile, determinate dalla crescente domanda di paesaggi agricoli incontaminati e di qualità, caratterizzati da forti elementi di specificità.

Per concludere, con il Piano si cercherà anche di assegnare all’attività portuale (le attività portuali nel loro insieme) un ruolo di primo piano nell’ambito regionale quale punto di riferimento del territorio del Sud-Est barese, in collaborazione con l’Area di Bari. In tale prospettiva è l’intero  sistema infrastrutturale che dovrà essere riconsiderato, per garantire maggiore interconnessione con i centri contigui, assecondando forme di integrazione territoriale.

Il prof. arch. Federico Oliva, è nato a Viggiù (VA) il 21/06/1945 e risiede a Pavia,  lavora con studio professionale in Milano. E’ Professore Ordinario di Urbanistica presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Collabora con diverse importanti riviste e case editrici specializzate in materia urbanistica. Il professionista ha già eseguito numerose prestazioni simili e, in particolare ha lavorato alla redazione dei piani urbanistici delle città di Roma, Pavia, Ancona, Padova, Piacenza, Reggio Emilia, La Spezia ecc. e dei piani territoriali delle province di Pesaro, Perugia, Forlì, ecc., per cui ha acquisito una notevolissima esperienza in materia.


Dal Palazzo di Città, 19 luglio 2005