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 COMUNICATO STAMPA N.331
6 ottobre 2009

Spirito Santo, sottoscritta la convenzione
Concessi 90 mila euro dalla Fondazione Caripuglia per il recupero della cripta

 

 
È stata sottoscritta ieri, lunedì 5 ottobre, presso il Castello Carlo V lo schema di convenzione proposto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia
per la costituzione di un partenariato tra il Comune di Monopoli e la Fondazione San Domenico per la realizzazione del progetto di recupero e valorizzazione del sito rupestre di Spirito Santo in Lama Don Angelo. A sottoscriverla sono stati il Sindaco di Monopoli Emilio Romani, il direttore operativo della Fondazione San Domenico Ettore Dazzara e il Direttore Generale della Fondazione Caripuglia Giovanni Paparella. Alla cerimonia ha partecipato anche l’Assessore alla Cultura Elio Orciuolo. 

Nello scorso mese di aprile, in seguito alla presentazione da parte della Fondazione San Domenico di un progetto per il recupero e la valorizzazione del sito rupestre in oggetto, la Giunta Comunale aveva approvato l’elaborato progettuale. Successivamente la Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, reputando l’intervento di “indiscusso valore sociale e culturale” aveva deliberato lo stanziamento di 90 mila euro per la sua realizzazione. Infine, il progetto era stato approvato nella seduta di Giunta Comunale dello scorso 1° ottobre.  

“Quello di oggi”, ha dichiarato il Sindaco di Monopoli Emilio Romani, “è solo l’inizio di una fattiva collaborazione con il Comune di Monopoli. Sono certo che nei tempi che abbiamo previsto (circa due anni) daremo forma e sostanza ad un progetto che gioverà all’intera cittadinanza. 

Per il Direttore Generale della Fondazione Caripuglia Giovanni Paparella “la cripta dello Spirito Santo è stata scelta tra circa 200 richieste di intervento perché fondamentale per il territorio di Monopoli e per la serietà degli enti che lo vogliono attuare” 

La chiesa, risalente al X secolo, è completamente scavata nella roccia. Si presenta a tre navate longitudinali scandite da colonne con capitelli fogliacei che richiamano con forza i canoni dell’arte romanica.