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Giornata mondiale del rene 2009
Il 4 marzo alle 18.30 un incontro sul tema della prevenzione

Il prossimo 12 marzo ci celebra la giornata mondiale del rene promossa dalla Fondazione Italiana del Rene e dalla Società Italiana di Nefrologia. Nell’ambito delle iniziative promosse a livello nazionale la Asl Bari – Ospedale “Di Venere” in collaborazione con il Comitato Provinciale della Croce Rossa di Bari promuove per mercoledì 4 marzo 2009 alle ore 18.30 presso il Palazzo San Giuseppe – Assessorato ai Servizi Sociali in Vico Acquaviva n.1 un incontro sul tema della prevenzione delle malattie renali. Interverranno il direttore della struttura complessa di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale “Di Venere” di Bari dott. Francesco Petrarulo, il sindaco di Monopoli Ing. Emilio Romani, l’Assessore Regionale alle Politiche della Salute Tommaso Fiore, il Direttore Generale della Asl Lea Cosentino, il delegato provinciale della Croce Rossa Italiana Rosalba Antonino e il Segretario Regionale dell’Aned Milvio Scafa. Modereranno Michele Bozzi, dirigente della struttura complessa di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale “Di Venere” di Bari, e Maria Pia Trisorio Liuzzi, Direttore Sanitario Presidio Ospedaliero Monopoli-Conversano.

L’incontro è propedeutico alla giornata dell’8 marzo 2009 in cui è previsto il posizionamento in piazza Vittorio Emanuele di una tenda della Croce Ross Italiana per effettuare la misurazione della pressione arteriosa e l’esame delle urine a tutti i cittadini che ne faranno richiesta.

«E’ noto che il numero dei nefropatici sta crescendo vertiginosamente e che sta aumentando il numero dei malati che per sopravvivere necessitano del trattamento dialitico. In Italia, secondo il Registro Italiano di Dialisi e Trapianto della Società Italiana di Nefrologia sono 170 milioni i pazienti che iniziano la dialisi ogni anni. In totale circa 8 mila nuovi pazienti si aggiungono ai 45 mila già in dialisi», sottolinea  il dott. Francesco Petrarulo, direttore della struttura complessa di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale “Di Venere” di Bari. «L’insufficienza renale cronica è uno stato di malattia di grande impatto sulla sanità pubblica perché il numero dei pazienti è in costante aumento, la mortalità e la morbilità Cardio – Vascolare sono più elevate nei pazienti con insufficienza renale cronica che in dialisi e perché il trattamento dialitico è una terapia ad alto costo», prosegue il dott. Petrarulo. Che dichiara: «Questa spesso insorge in maniera silente e decorre subdolamente; infatti per molto tempo non sono presenti sintomi evidenti, ma possono essere presenti elementi come ipertensione, sangue e proteine nelle urine che è importante evidenziare per poter adeguatamente e con efficacia».
«I costi della terapia emodialitica», conclude il dott. Petrarulo, «incidono in maniera preponderante sui sempre più risicati bilanci della sanità con il reale rischio di non riuscire più a sopportare questa spesa che cresce in maniera esponenziale. Ridurre il ricorso alla dialisi è un obiettivo da perseguire. Ecco la necessità di campagne informative e di sensibilizzazione sostenute da più figure professionali che hanno come obiettivo comune la prevenzione dell’insorgenza e della progressione dell’insufficienza renale».