II Giornata di studio |
Le opportunità economiche
Venerdì 12 dicembre 2003
Masseria Spina
ore 15.00
I L P R O G R A M M A
PRIMA PARTE / ore 15.00
Moderatore: Antonio Di Bello
Presidente del Consiglio Comunale di Monopoli
INTRODUZIONE AI LAVORI
Francesco Selicato
Presidente dell’Associazione Parco Agrario
degli Ulivi, Politecnico di Bari
L’ESPERIENZA DEL
PARCO DELLE CINQUE TERRE
Mariolina Besio
Presidente Comitato Scientifico del
Parco delle Cinque Terre, Università di Genova
L’OVICOLTURA PER LO SVILUPPO
ECONOMICO-AMBIENTALE NEL PARCO AGRARIO
Antonella Trizza
Presidente AgeControl
Enzo Lavarra
Vice Presidente della Commissione Agricoltura
Parlamento Europeo
Paolo De Carolis
Presidente Consorzio Nazionale
Degli Ovicoltori – CNO
Giuseppe De Meo
Preside della Facoltà di Agraria,
Università degli Studi di Bari
SECONDA PARTE / Ore 17.30
Moderatore: Francesco Selicato
IL RUOLO DEGLI ENTI LOCALI NELLA
VALORIZZAZIONE DEGLI ULIVI SECOLARI
Mario Annese
Sindaco di Ceglie Messapica
VERSO AZIONI E STRATEGIE COMUNI
Confronto fra Enti e Amministrazioni locali
Regione, Provincie, Comuni di Carovigno, Fasano, Monopoli, Ostuni e San Vito dei Normanni
Ore 19.30
CHIUSURA DEI LAVORI
Saluti e degustazione di caldarroste e vino novello
L’ASSOCIAZIONE L’Associazione si propone di operare per la Essa inoltre si propone di sostenere ogni iniziativa per lo sviluppo rurale e agrituristico del territorio, in particolare per la tutela e valorizzazione degli ulivi secolari, del loro contesto produttivo e del prodotto, svolgendo un’attività di sollecitazione degli organismi associativi ed istituzionali per la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale.
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IL PARCO
Il Parco viene spesso considerato come una limitazione alla libera imprenditorialità e alle opportunità di creare occasioni di ricchezza e di sviluppo. L’obiettivo di questa seconda giornata di studio sul Parco Agrario degli Ulivi è quello di analizzare in quali termini il Parco possa costituire un elemento di rilancio per il
territorio, discutendo sulla fattibilità economica delle attività legate alla coltivazione dell’uliveto secolare e sul ruolo che le istituzioni ai vari livelli possono avere nella promozione dello sviluppo locale.
È pensabile, infatti, che siano proprio questi i territori che acquisteranno nuova centralità, territori in cui le società locali sappiano valorizzare per prime il loro patrimonio, mettendolo in rete su scala mondiale,
producendo così un altro modello di globalizzazione fondato su reti solidali, di eco-scambio, con altri territori.
A tal fine si ritiene che anche il riferimento ad esperienze virtuoso praticate in altri contesti con caratteristiche analoghe a quelle del territorio della piana costiera tra Bari e Brindisi possa costituire una proficua occasione di confronto fra Enti e Amministrazioni locali per la definizione di azioni e strategie comuni.