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Autore:

Giuseppe Dileo Data: 27/10/2005
Rivolto a: consiglio e giunta comunali
Oggetto: che si fa?
Messaggio: Mi indigna constatare l’alto tasso d’irresponsabilità col quale la nostra rappresentanza politica abbia dato corso ad un rimpasto dell’esecutivo sulla scorta di inqualificabili manovre trasformistiche. Si è legittimata così un’operazione tattica AMORALE accreditando l’idea dell’efficacia di una politica fatta solo con l’arroganza dei numeri e l’astuzia dei cambi di casacca. Sarebbe stato saggio, invece, riaffermare il valore di una politica dei contenuti, “ricompattando” la maggioranza attorno un’aggiornata visione programmatica della realtà capace di rilanciare la fiacca azione amministrativa. Invece i nostri politici hanno seguito un percorso, sì utile a placare gli appetiti primordiali dei soliti affamati di poltrone, ma che ha danneggiato la credibilità delle istituzioni, leso il senso della morale comune e disgustato i cittadini ormai lontani dalle sedi decisionali. Mentre ci si impegna alacremente per distribuire la biada ai buoi chi salverà Monopoli da una crisi culturale e politica dalle proporzioni preoccupanti?

RISPOSTE  
Autore: fabrizio Zazzera Data: 03/11/2005
Rivolto a: Giuseppe Di Leo
Oggetto: Consiglio e giunta comunali
Messaggio: Caro Giuseppe, sono perfettamente d'accordo con te. Ormai non c'è più speranza a monopoli di cambiamento. Monopoli è purtroppo un paese di "palazzinari" e "sgamettanti" e quindi il nostro consiglio comunale rispecchia il livello culturale di questi ampi ceti monopolitani. Almeno Madre Natura ci sta punendo e ne sono contento (lo meritiamo!!!!). Tutte queste calamità naturali EVITABILI (pensando al fatto che il nostro non è un territorio montuoso e per di più situato in pendenza sul mare) fanno dedurre che i nostri amministratori comunali non hanno mai pensato al bene comune ma solo di pochi singoli. E adesso queste scelte, ricche di mediocrità e di intrallazzismo stanno dando i risultati sopra citati. Peccato perchè io ho creduto in questa amministrazione e nella speranza che essa avesse avuto il coraggio di smuovere tutti noi. Io non ho problemi, lavoro all'estero e continuerò a dare il mio contributo professionale all'estero anche se tutte queste vicissitudini toccano il mio cuore. spero di tornare un giorno a monopoi e vedere la città cambiata.....ma questo è un sogno, Sluti Fabrizio