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Autore:

Giuseppe Demo Data: 15/10/2004
Rivolto a: i nostri amministratori
Oggetto: non vi pare?
Messaggio: L'incuria dedicata al patrimonio architettonico e viario della nostra Monopoli corrode anche l'unica fresca risorsa su cui la città può contare per un futuro di riscatto: i giovani. Perchè mai si assiste all'assenza desolante di una programmazione politica e amministrativa che abbia come fine precipuo la crescita, la valorizzazione e la formazione delle nuove generazioni? Un valido e concreto supporto alle forze già operanti sul territorio per la costruzione della futura classe dirigente andrebbe a vantaggio dell'intera comunità. Chi governa una comunità, a mio parere, deve assumersi anche l'onere etico e morale di salvaguardare il progresso delle nuove generazioni, oscurando i cattivi maestri per incentivare esempi meritevoli ed iniziative formative. A tutt'oggi ancora si stenta ad agire, e le pagine di cronaca ci presentano il conto.

RISPOSTE  
Autore: Giovanni lacitignola Data: 17/10/2004
Rivolto a: Giuseppe Demo
Oggetto: Invito
Messaggio: Caro Giuseppe Mi Chiamo Giovannie sono un consigliere comunale di questa città,perche non ci dai una mano(oltre allo stimolo)a salvaguardare il progresso delle nuove generazioni,abbiamo tanto bisogno di chi abbia il desiderio diimpegnarsi concretamente per sviluppare questa nostra bella città. Sono in attesa della Tua disponobilità.Ciao Giovanni
 
Autore: Giuseppe Demo Data: 21/10/2004
Rivolto a: consigliere Giovanni
Oggetto: ad ognuno il suo ... mestiere
Messaggio: Caro Giovanni avrei accolto con piacere il tuo invito qualora lo stesso avesse prefigurato l’inserimento del mio impegno in un disegno preordinato per la cura degli interessi dei giovani monopolitani. Penso sia lecito attendersi dai propri amministratori, prima ancora di una esortazione collaborativa, una benché minima elaborazione progettuale di intervento in risoluzione di un problema. Dare risposte e non inviti è il vostro lavoro! Troppo comodo richiamare il dovere civico di un contributo personale al progresso della comunità, prima ancora di aver mosso un’adeguata azione di governo o aver almeno mostrato attenzione per un settore strategico per il futuro di TUTTI. Perciò perdonami se, rivendicando ancora il mio legittimo diritto di opinione, chiedo a voi, mandatari della fiducia popolare, di espletare con sensibilità, efficacia ed abnegazione la procura democratica a ben governare.
 
Autore: Francesco Tamborrino Data: 24/10/2004
Rivolto a: Giuseppe Demo
Oggetto: sulle nuove generazioni
Messaggio: Io ritengo che in ogni azione o comportamento della pubblica amministrazione, vi sia di per sè l’intento ad esaudire le nobili finalità a cui lei fa cenno Sig. Giuseppe, e mi permetta di dirle che quest’amministrazione alcuni piccoli segnali in tale direzione li sta già dando. Il futuro delle giovani generazioni sta in tutto quello che si fa, ogni giorno, ma è soprattutto sulle scelte di più lungo respiro che dovremmo porre attenzione e sollecitare le coscienze di tutti. A breve ci accingiamo, come noto, a progettare un nuovo piano urbanistico generale della città. Ma guai a pensare che si tratti solo di palazzi o calcestruzzo, è in realtà un’occasione straordinaria per disegnare gli scenari sociali ed economici della città futura, la città in cui vivranno i giovani di oggi e domani classe dirigente. Eppure, credo che in questi mesi si sia dato, per lo meno, il senso di un cambiamento profondo di metodo e di stile, ma soprattutto di rispetto delle istituzioni e delle leggi. Una medicina sicuramente invisibile ma che alla lunga, molto alla lunga, è l'esempio migliore che si possa dare alle giovani generazioni. Se poi vogliamo scendere per un attimo nel concreto, le dico che qualcosa sui giovani si sta facendo. Il piano sociale di zona, ad esempio, è l'atto attraverso il quale il Comune sta cercando di mettere a fuoco, anche nel settore dell'adolescenza, le necessità e le priorità di intervento, come pure nell'ambito degli spazi di socializzazione e aggregazione giovanile, il Comune è in dirittura d'arrivo con alcune importanti iniziative. Nella speranza di aver risposto, nel mio piccolo, alle sue giuste sollecitazioni, la saluto e le rinnovo, come ha fatto il mio caro amico Giovanni, l’invito a collaborare, a prescindere dai ruoli che ognuno di noi ha. Francesco Tamborrino Consigliere comunale