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ARTE E CULTURA - Monumenti


MURA DI CINTA

 

 

La cinta muraria rappresentò per Monopoli una difesa fondamentale, come ci testimoniano i rifacimenti necessari per i frequenti assalti di cui fu vittima. Don Pedro di Toledo si rese esecutore della volontà di Carlo V, facendo circondare la città di nuove mura e stanziando 43 torri lungo il litorale adriatico pugliese, da 1 a 3 km l’una dall’altra, munite di cannoni per la difesa dai pirati e dai Turchi.

La cinta muraria era dotata di tre porte, che consentivano l’ingresso alla terra ferma; Porta Nuova (nei pressi dell’attuale largo Plebiscito), Porta Vecchia e Porta Castri (presso l’attuale largo Vescovado). Queste venivano chiuse ad un’ora di notte e riaperte all’alba, al suono del "mattutino".

 

«Ha Monopoli, terra di circuito piccolissimo, il mare da tre bande, e di verso la terra è la muraglia di trecento o trecento cinquanta passi, col fosso interno»

come riporta una pagina del Libro XIX della preziosa "Historia d'Italia (1537-1540

di Francesco Guicciardini.  

 

(Francesco Pepe, Monopoli città unica Guida Turistica e Culturale,

Zaccaria Edizioni, Monopoli 1996)

 

 

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