Fu probabilmente costruita nel 313 con il contributo di
Costantino, come testimoniano alcune sue medaglie, rinvenute
nelle fondamenta durante la ricostruzione del 1711.
Fu parrocchia dal 1573 al 1921, data in cui il titolo
passò alla chiesa di S. Antonio.
Dopo essere stata abbandonata e più volte saccheggiata,
oggi conserva ancora la bussola, la cantoria e l’altare
centrale in marmo policromo del napoletano Aniello Gentile.
Altre opere di scuola napoletana, provenienti da S. Salvatore,
sono attualmente custodite in diverse chiese locali.
(Francesco Pepe,
Monopoli città unica Guida Turistica e Culturale,
Zaccaria Edizioni, Monopoli 1996) |
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