La presenza a Monopoli dei frati dell'Ordine dei Minimi
di San Francesco da Paola, da antiche fonti, risale al
2 marzo 1530. Infatti quel giorno giunse a Monopoli Padre
Giuliano Genuese, il quale con pochi frati avviò in città
il culto del Santo di Paola presso una piccola chiesa,
che secondo tradizione dell'Ordine, fu intitolata a Gesù
e Maria.
Questa chiesa era situata in un terreno detto all'epoca
"Palombaro nuovo" di circa 18 "tumuli", donato dalla nobildonna
Laura Palmieri in memoria del defunto fratello Marc'Antonio,
dal quale l'aveva ereditato, con la clausola di una Messa
al giorno per l'anima del defunto.
Ad invitare i frati Minimi a Monopoli, fu l'allora Vescovo
Padre Teodoro Pio, con la speranza che l'avvio di un nuovo
culto, rinvigorisse le sorti della città, ormai stremata
dalla lunga e gravissima pestilenza che negli anni 1527-29
aveva decimato la popolazione, riducendola a poche centinaia
di persone.
I monopolitani, certi che la protezione del Santo di Paola
allontanava la morte e le sciagure, immediatamente si
sentirono coinvolti e dopo pochi mesi dall'arrivo dei
frati, un gruppo di 25 nobili cittadini decise di finanziare
la nuova comunità con un contributo perpetuo di 50 "ducati"
diviso fra loro, il 21 novembre di ogni anno e portato
avanti dai loro eredi e successori, di cui ai giorni nostri
non si ha più traccia.
Anche la comunità politica dell'epoca volle fare la sua
parte; infatti il 7 dicembre del 1530, "l'Università di
Monopoli", si impegnò a pagare 18 "ducati" ogni 2 aprile,
giorno in cui si festeggia il Glorioso Santo.
Impegno purtroppo non rispettato dalla comunità politica
già dal 1592.
Invece la devozione popolare monopolitana nei confronti
di S. Francesco da Paola, inizia nel 1645 con la sua elezione
a Santo Patrono della città, ufficialmente decretata dalla
civica "Università" e ratificata dalla Sacra Congregazione
dei Riti nel 1647.
Da allora nonostante il comprensibile mutarsi dei tempi
e dei luoghi, S. Francesco da Paola continua ad essere
venerato dalla popolazione monopolitana.
Recentemente grazie alla presenza dei frati Minori di
Puglia e Molise e all'impegno personale di alcuni volenterosi
formatisi in comitato, si sta operando per ridare lustro
alla tradizionale festa che i nostri progenitori tributavano
al Santo "Patrono di Monopoli" e della "Gente di Mare
d'Italia".
Nell'approsimarsi della ricorrenza del quinto centenario
della morte del Santo di Paola (1507-2007) si auspica
che l'intera cittadinanza, incoraggiata dalla collaborazione
dell'Amministrazione Comunale, riprenda con maggior vigore
ad onorare attivamente e fattivamente, l'annuale solennità
e i festeggiamenti per il Santo Patrono di Monopoli.
Per il Comitato: Vincenzo Colella
|