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ARTE E CULTURA - Luoghi di culto

CHIESA S. FRANCESCO DA PAOLA e annesso CONVENTO

(sec. XVI)


La chiesa fu costruita sul finire del secolo XVI.

Nelle nicchie della facciata sono rimaste due statue del "Trionfo" della cattedrale (le altre furono utilizzate dal Palmieri per il "Muraglione" prospiciente alla Cattedrale) ritenute opere di Ludovico Fiorentino o di Stefano da Putignano.

All'interno la chiesa ha perso il suo antico splendore. I suoi dipinti sono emigrati in altre chiese della città e gli altari sono rimasti spogli.

La terza cappella si è salvata dalla trasformazione che si volle in un piccolo pantheon delle colonne a forma di esedre.

Il chiostro del Convento conserva, non sempre in buono stato, gli affreschi di Bernardino Greco che illustrano la vita del Santo, i suoi miracoli e le glorie dell'ordine, i predicatori, i giuristi ed i letterati.

Ben poco è rimasto dell'egemonia politica e culturale che i Frati Minimi o Paolotti esercitavano negli anni in cui il Convento fu "seminario di uomini illustri".

Francesco da Paola ebbe una particolare venerazione. Fu eletto Patrono di Monopoli nel 1645. Nel giorno della festa il Sindaco offre al Santo le chiavi della città ed il cero.

La chiesa di S. Francesco da Paola ospita la Parrocchia SS. TRINITA'.

Accessibile alle sedie a rotelle, ai poco deambulanti   parcheggi pubblici e n° 2 riservati.

SAN FRANCESCO DA PAOLA PATRONO DI MONOPOLI
E DELLA GENTE DI MARE D'ITALIA


La presenza a Monopoli dei frati dell'Ordine dei Minimi di San Francesco da Paola, da antiche fonti, risale al 2 marzo 1530. Infatti quel giorno giunse a Monopoli Padre Giuliano Genuese, il quale con pochi frati avviò in città il culto del Santo di Paola presso una piccola chiesa, che secondo tradizione dell'Ordine, fu intitolata a Gesù e Maria.
Questa chiesa era situata in un terreno detto all'epoca "Palombaro nuovo" di circa 18 "tumuli", donato dalla nobildonna Laura Palmieri in memoria del defunto fratello Marc'Antonio, dal quale l'aveva ereditato, con la clausola di una Messa al giorno per l'anima del defunto.

Ad invitare i frati Minimi a Monopoli, fu l'allora Vescovo Padre Teodoro Pio, con la speranza che l'avvio di un nuovo culto, rinvigorisse le sorti della città, ormai stremata dalla lunga e gravissima pestilenza che negli anni 1527-29 aveva decimato la popolazione, riducendola a poche centinaia di persone.

I monopolitani, certi che la protezione del Santo di Paola allontanava la morte e le sciagure, immediatamente si sentirono coinvolti e dopo pochi mesi dall'arrivo dei frati, un gruppo di 25 nobili cittadini decise di finanziare la nuova comunità con un contributo perpetuo di 50 "ducati" diviso fra loro, il 21 novembre di ogni anno e portato avanti dai loro eredi e successori, di cui ai giorni nostri non si ha più traccia.

Anche la comunità politica dell'epoca volle fare la sua parte; infatti il 7 dicembre del 1530, "l'Università di Monopoli", si impegnò a pagare 18 "ducati" ogni 2 aprile, giorno in cui si festeggia il Glorioso Santo.
Impegno purtroppo non rispettato dalla comunità politica già dal 1592.

Invece la devozione popolare monopolitana nei confronti di S. Francesco da Paola, inizia nel 1645 con la sua elezione a Santo Patrono della città, ufficialmente decretata dalla civica "Università" e ratificata dalla Sacra Congregazione dei Riti nel 1647.

Da allora nonostante il comprensibile mutarsi dei tempi e dei luoghi, S. Francesco da Paola continua ad essere venerato dalla popolazione monopolitana.
Recentemente grazie alla presenza dei frati Minori di Puglia e Molise e all'impegno personale di alcuni volenterosi formatisi in comitato, si sta operando per ridare lustro alla tradizionale festa che i nostri progenitori tributavano al Santo "Patrono di Monopoli" e della "Gente di Mare d'Italia".
Nell'approsimarsi della ricorrenza del quinto centenario della morte del Santo di Paola (1507-2007) si auspica che l'intera cittadinanza, incoraggiata dalla collaborazione dell'Amministrazione Comunale, riprenda con maggior vigore ad onorare attivamente e fattivamente, l'annuale solennità e i festeggiamenti per il Santo Patrono di Monopoli.

Per il Comitato: Vincenzo Colella



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