In città si stabilì una comunità
di Domenicani, che stimolò il culto di
S. Vincenzo Ferreri, sino a determinarne l’istituzione
della Confraternita.
Nel 1600 (il 6 ottobre) fu concesso a Giovanni
Giacomo Cetrelli, dai Padri Domenicani, il diritto
di costruire una Cappella da dedicarsi alla
Madonna del Rosario, nell’atrio scoperto (prima
arcata dell’ala destra) della chiesa di S. Domenico.
L’anno seguente alcuni lavori di ampliamento,
necessari per l’incremento dei fedeli, che terminarono
il 3 giugno 1841, fu riaperta al culto.
L’aspetto estetico fu curato grazie ad alcune
elargizioni di devoti: furono sistemate tre
interessanti statue lignee, ben scolpite, rivestite
di pregevole broccato. Ignota è la paternità
di un gran quadro della Beata Vergine, costellato
dai 15 misteri del S. Rosario. Il 4 dicembre
1875, il P. Generale dell’Ordine, Giovanni Maria
San Vito, aggregava il pio sodalizio alla primitiva
Confraternita del Rosario, esistente presso
l’Ordine Domenicano. Di recente, all’interno,
è stato sistemato un artistico presepe
in sughero, accuratamente realizzato a mano,
donato dallo stesso autore e concittadino Leonardo
Loforese. |