Originariamente fondata da committenti privati, la
chiesa passò di volta in volta a proprietari
diversi, fra i quali spicca, per ultima, la confraternita
di S. Cataldo, che si occupò di mantenerne
vivo il culto, sostituito in seguito da quello dei
SS. Cosma e Damiano.
Delle sue opere, purtroppo in gran parte derubate,
ci restano soltanto un quadro dei SS. Medici, collocato
in Cattedrale, e le due statue degli stessi e di un
piccolo S. Cataldo ligneo, che si trovano nella chiesa
di S. Domenico. |