La chiesa s’affacciava una volta sul porto canale,
che fu insabbiato dai Normanni per motivi di sicurezza.
All’ingresso vi è un gruppo scultoreo di
Stefano da Putignano, risalente al XVI secolo, che
in origine apparteneva alla chiesa di S. Maria la
Nova, distrutta durante l’assedio del duca del Vasto
(1529).
Dopo una scalinata, all’interno si scorge un ambiente
a forma quadrangolare, separato da un naos e da
un sacro bema situato sulla destra, da un setto
in pietra, detto triforium, che è
composto da due pilastri ed archi a tutto sesto.
Il luogo di culto, sito presso il centro antico,
viene annoverato tra le chiese rupestri a due absidi,
strutture molto diffuse in loco. È presente
un affresco di Vergine con Bambino forse del XIII
secolo. L’intero ambiente, frequentatissimo nel
mese mariano, recentemente ha subito interventi
di restauro e risanamenti. |