È costituita da un’ampia grotta e trae il
nome dalla chiesa romanica costruitale sopra verso
la metà dell’XI secolo.
Sicuramente si tratta di una della chiese rupestri
più antiche di Monopoli, in quanto preesistente
alla chiesa in muratura edificata, secondo la tradizione,
da marinai Amalfitani sfuggiti ad un naufragio
grazie all’intervento della Madonna.
Strutturalmente si presenta a navata unica con un
doppio abside. Del corredo parietale originario
resta soltanto un frammento di icona di San
Nicola con storie della sua vita, mentre gli
altri affreschi visibili sono del settecento.
La cripta è preceduta da un sepolcreto di
epoca non definita. Per l’assenza di divisione tra
naos e bema si riconduce la cripta
ad un ambiente religioso cristiano occidentale. |